Piazza Affari: come agire nel breve e su quali titoli puntare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com  del 29 ottobre 2015

L’indice Ftse Mib si è riportato al di sotto di area 22.500, riconquistata nelle ultime giornate. A questo punto le chances rialziste per il nostro mercato sono da considerarsi sfumate?

Direi che le chances rialziste del nostro mercato non sono affatto sfumate, ritenendo piuttosto che il nostro indice, nonostante la correzione odierna, è ancora inserito in un canale laterale con baricentro di oscillazione l’area dei 22.500 punti.
La situazione potrebbe diventare più grave per i rialzisti nel caso in cui il Ftse Mib dovesse scendere al di sotto dei 22.185 punti, livello coincidente con la media mobile a 21 sedute. Quest’area di prezzo sarà un supporto cruciale per capire quale sarà la direzione futura del Ftse Mib almeno in ottica settimanale perchè sotto i 22.185 punti i corsi potrebbero proseguire la discesa verso i 21.820 punti, dove passa la media mobile a 50 giorni.

Nel caso in cui venisse violato anche quest’ultimo livello di sostegno, più in basso avremo un target a 21.620 punti, con un bel salto all’indietro che riporterebbe il Ftse Mib sui livelli della prima settimana di ottobre.
Se al contrario l’indice dovesse oltrepassare i 22.875 punti, massimo intraday del 23 ottobre, potrebbe seriamente tornare ad attaccare la soglia dei 23.000 punti, con possibili successivi allunghi in area 23.500.

Per il momento resto alla finestra ricordando che sarà cruciale la tenuta dei 22.185 punti, mentre al rialzo il primo livello di resistenza e a 22.875 punti. Chi vuole operare nel breve termine può sfruttare lo spazio compreso tra il supporto e la resistenza appena segnalati, ma indicazioni più precise al rialzo o al ribasso giungeranno dal superamento di una delle due aree di prezzo indicate.

Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Proprio oggi Unicredit ha disegnato un bel candelone nero e quindi un segnale negativo, ma la discesa si è fermata in prossimità della media mobile a 21 sedute che al momento transita in area 5,85 euro.
Se anche questo livello venisse violato si profilerebbe un’ulteriore caduta verso quota 5,7 euro in prima battuta e in seguito in direzione dei 5,6/5,55 euro.
Un movimento ribassista è ancora possibile visti i volumi di oggi e considerata anche la distanza dalla zona di ipervenduto.

Qualora Unicredit dovesse confermare un ritorno al di sopra della resistenza dinamica discendente di breve termine passante per quota 6,07 euro, i corsi potrebbero tentare un’inversione di rotta con target a 6,2/6,3 euro.
Per il momento però ritengo ancora difficile che si materializzi questa inversione per Unicredit.

A differenza di Unicredit, Intesa Sanpaolo non è impostato così negativamente e somiglia di più al Ftse Mib, infatti i corsi si stanno muovendo in maniera laterale, con baricentro di oscillazione a 3,25 euro.

Il supporto di questo movimento è a quota 3,18 euro che coincide con la media mobile a 50 sedute, mentre la prima resistenza è a 3,3 euro. Sotto 3,18 euro Intesa Sanpaolo potrebbe accusare una discesa verso 3,15/3,1 euro, mentre oltre 3,3 euro potrebbe invertire la rotta in direzione die 3,4/3,45 euro.

Telecom Italia quest’oggi si è reso protagonista di un poderoso rally. Come valuta l’attuale impostazione del titolo e quali sono le sue attese nel breve?

Telecom Italia ha disegnato un picco speculativo perchè è andato ad aggiornare i massimi di luglio scorso spingendosi fino a quota 1,294 euro. L’uptrend del titolo potrebbe proseguire magari non proprio nelle prossime ore, fermo restando che l’impostazione è positiva.

E’ possibile un ritorno in area 1,3 euro, ossia sui massimi odierni, con allunghi successivi verso 1,35 euro.
A chi vuole acquistare suggerisco di fissare uno stop loss a 1,15 euro, sotto cui Telecom Italia potrebbe tornare anche rapidamente in area 1,09 euro, dove passa la media mobile a 50 periodi.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con interesse in questa fase di mercato?

Segnalo Recordati che ha completato la formazione di un movimento a V e ha superato a 21,5 euro la resistenza statica di breve-medio termine, allungano il passo sopra i 22 euro.
Il movimento rialzista ha buone chances di proseguire visto che è ancora distante la zona di ipercomprato, con primo obiettivo in area 23 euro, avendo cura di fissare uno stop loss al di sotto dei 21,5 euro.

Richiamo nuovamente l’attenzione su Anima Holding che ha oltrepassato una resistenza statica di breve-medio termine a 8,8 euro, andando oltre i 9 euro. Il titolo è ormai vicino alla zona di ipercomprato ma non vi è ancora entrato e intanto i volumi proprio oggi si sono rivelati in netto aumento rispetto alla media mensile e trimestrale.

Al rialzo un primo obiettivo lo troviamo in area 9,35 euro e in seguito il titolo potrebbe andare ad attaccare i massimi di inizio agosto in area 9,6/9,65 euro. Chi vuole intervenire su Anima Holding potrà fissare uno stop loss al di sotto del supporto ossia sotto quota 8,8 euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!