Per Piazza Affari una correzione solo momentanea? I titoli sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 13 dicembre 2017

Il Ftse Mib si è spinto in avanti verso l’obiettivo dei 22.750 punti da lei indicato la scorsa settimana, salvo poi tornare a perdere terreno. Si aspetta ulteriori flessioni nel breve?

Arrischierei a dire che la correzione di ieri potrebbe rivelarsi anche salutare per il Ftse Mib che ha richiuso il gap rialzista aperto lo scorso 7 dicembre. Le quotazioni ieri hanno violato a 22.490 la media mobile a 50 giorni e il supporto dinamico ascendente di breve termine. La conferma del cedimento di area 22.490 potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova discesa con target a 22.220 punti prima e in seguito a 22.000/21.925 punti, per poi spostare lo sguardo sui 21.625 punti.
Solo con un ritorno al di sopra dei 22.500 punti si potrà avere un nuovo test del massimo toccato lo scorso 11 dicembre a 22.840, con successivo attacco alla soglia dei 23.000 punti, oltre cui si avranno estensioni verso i 23.135 e i 23.250 punti.

Nella seduta di ieri Bper Banca e Ubi Banca sono stati colpiti da forti vendite. Qual è il suo giudizio su questi due titoli?

Il segnala generato ieri da Bper Banca, accompagnato da volumi di scambio in netto incremento rispetto alla media trimestrale mensile, è di quelli pesantemente ribassisti. Dopo aver violato un primo supporto statico di breve termine a 4,45 euro, ha anche incrociato al ribasso le medie mobili a 21 e a 50 giorni, rispettivamente poste a 4,38 e a 4,35 euro. Il titolo sembra essere in cerca di un valido supporto su cui appoggiarsi e l’ampia distanza dalla zona di ipervenduto tecnico potrebbe favorire un’ulteriore correzione. In quest’ottica i prossimi obiettivi sono a 4,14 euro prima e in seguito a 4,05 e a 4 euro. Solo l’eventuale conferma del ritorno al di sopra di 4,45 euro potrebbe favorire una credibile inversione di tendenza, ma ciò mi sembra alquanto improbabile al momento.

Anche per Ubi Banca il segnale generato è ribassista, ma la discesa di ieri ha riportato i corsi a testare a quota 3,75 euro un importante supporto statico di medio termine. Questo livello a mio parere sarà violato, ma potrebbe tradursi in una sorta di falsa rottura, e in seguito Ubi Banca potrebbe nuovamente invertire al rialzo. Il consiglio è di monitorare in primis con molta attenzione area 3,75 euro, che diventa anche lo stop loss da adottare in caso di operazioni long, quindi si ha un margine molto stretto per sfruttare un rimbalzo che potrebbe riportare i corsi in zona 3,9/4 euro.
Sotto quota 3,75 euro i target al ribasso sono individuabili a 3,6 euro prima e più in là nel tempo a quota 3,45 euro.

Generali ieri è salito in controtendenza rispetto al mercato grazie alla promozione di un broker. Consiglierebbe di acquistare il titolo ora?

Generali ieri ha generato un significativo segnale rialzista dopo aver incrociato a 15,44 euro la media mobile a 50 periodi e dando così continuazione al rimbalzo partito a inizio dicembre dopo la formazione di un doppio minimo sul supporto statico di medio termine a ridosso dei 15 euro. Questo scenario a mio parere favorisce un ulteriore allungo dei corsi con obiettivi a 15,95 euro prima e a 16,1 euro in seguito, per poi spostare lo sguardo sui 16,25/16,3 euro.
A chi volesse acquistare Generali consiglierei di fissare uno stop loss a 15,23 euro, dove passa la media mobile a 21 sedute, sotto cui potremmo assistere ad una nuova inversione ribassista.

Anche Cnh Industrial ieri ha guadagnato terreno, mettendo a segno la migliore performance tra le blue chips. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

La forza di Cnh Industrial e la scarsissima correlazione con il Ftse Mib, che in questo caso è un pregio più che un difetto, stanno spingendo avanti i corsi, indipendentemente dal trend generale del mercato.
Il titolo tra ieri e avanti ieri a 10,9 euro ha confermato la tenuta della media mobile a 21 sedute che sta fungendo da supporto e da cui ha avviato un rimbalzo che potrebbe proseguire in direzione degli 11,5 euro, per poi segnare nuovi massimi da inizio anno in zona 11,75 euro.
A chi volesse acquistare Cnh Industrial suggerisco di fissare uno stop loss estremamente rigido sotto quota 10,9 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Invito a seguire Salini Impregilo che ieri è salito in netta controtendenza rispetto al mercato, generando un bel segnale rialzista dopo aver oltrepassato a quota 3,2 euro la resistenza statica di medio termine. Il titolo sembra essere ben sostenuto dal supporto dinamico ascendente che al momento passa in area 3,15 euro, e al rialzo i prossimi obiettivi li individuo a 3,35/3,4 euro in prima battuta e più in là nel tempo nell’area compresa tra 3,55 e 3,6 euro. Sotto i 3,15 euro si profilerebbe una correzione con obiettivo a ridosso dei 3 euro.

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