Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 28 gennaio 2015
L’indice Ftse Mib sta vivendo quest’oggi una seduta estremamente negativa che lo vede ritornare a poca distanza dall’area dei 18.000 punti. Come valuta l’attuale situazione del mercato e quali sono le sue previsioni nel breve?
In ottica di breve termine il Ftse Mib sostanzialmente è in trading range con baricentro di oscillazione intorno a quota 18.800 punti. Questo movimento potrebbe durare anche nelle prossime sedute, a meno che la ripresa del petrolio non favorisca una ripresa dei titoli oil, anche se i titoli bancari continuano a pesare per cui credo che la somma dei due fattori porti ad un sostanziale nulla di fatto. Mi aspetto pertanto un movimento laterale con baricentro intorno ai 18.800 punti e solo una conferma dell’eventuale ritorno sopra quota 19.315 punti, potrebbe dare qualche concreto segnale di recupero, con successivi target in area 20.000 prima e 20.500 in un secondo momento. Con il cedimento dei minini odierni il Ftse Mib potrebbe scivolare verso i 17.750 punti prima e in direzione dei 17.500 in seguito.
La mia view in questo momento è neutrale, fermo restando che si potrebbe operare intervenendo sui supporti in acquisto per poi liquidare sulle resistenze e in particolare in area 19.315 segnalata prima.
Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo? Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?
Unicredit si trova ancora in zona di ipervenduto tecnico e nel caso in cui sarà confermata la tenuta di quota 3,5 euro, sostanzialmente il minimo intraday di oggi, potremmo assistere ad un rimbalzo tecnico almeno in ottica di breve termine. Di fronte a questa possibilità avremo un primo target a 4 euro e in seguito a 4,4/4,5 euro, con stop loss molto rigido in area 3,5 euro.
Anche per Intesa Sanpaolo la tendenza è ribassista in ottica di medio periodo, ma nel breve non escludo un rimbalzo, anche perchè in area 2,5 euro sembra che i corsi possano disegnare un doppio minimo, figura tecnica che prelude ad un rimbalzo. Quest’ultimo potrebbe riportare Intesa Sanpaolo a quota 2,77/2,8 euro in prima battuta e successivamente verso la soglia psicologica dei 3 euro, il raggiungimento della quale richiederà qualche settimana di tempo.
Il petrolio sta risalendo la china sostenuto da un possibile taglio della produzione. Quali sono i titoli del settore oil che consiglia di seguire in questa fase?
Proprio sulla scia di un possibile taglio della produzione ha recuperato terreno Eni che ha incrociato al rialzo la media mobile a 21 seduta a quota 13 euro, salendo a testare in area 13,8 quella a 50 giorni, richiudendo il gap ribassista aperto a inizio dicembre su questo livello. Non sono da escludere ulteriori allunghi per il titolo visto il netto incremento dei volumi e la notevole distanza dalla zona di ipercomprato tecnico. Al rialzo possiamo individuare un primo obiettivo a 14,1 euro e in seguito a 14,5 euro e successivamente in area 15 euro, avendo cura di fissare uno stop loss alla violazione dei 12,95 euro.
Nel settore oil segnalo anche Erg che ha un obiettivo al rialzo a 12,5 euro e a 12,75/12,8 euro in seguito.
Telecom Italia ha violato al ribasso la soglia di 1 euro. Consiglia di rimanere alla larga da questo titolo per il momento o si può valutare qualche acquisto?
Vedo Telecom Italia in una situazione analoga a quella di Intesa Sanpaolo nel senso che il titolo potrebbe disegnare un doppio minimo a ridosso del supporto posto in area 0,975 euro. Se questo livello venisse mantenuto, si profilerebbe un rimbalzo verso quota 1,05 euro prima e in seguito in direzione di 1,125 euro, con stop loss a 0,985 euro. Nel breve ritengo sia possibile un piccolo rimbalzo anche per questo titolo.