Piazza Affari in rimonta. Un’inversione di rotta duratura?

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com  del 22 gennaio 2015

L’indice Ftse Mib ha avviato un poderoso recupero sulla scia delle dichiarazioni di Draghi, pronto a rivedere la politica monetaria a marzo. Come valuta l’attuale scenario del mercato e cosa si aspetta nel breve?

Non è facile dire se il ribasso del Ftse Mib si possa considerare ormai concluso, anzi non si può affermarlo con certezza. Di positivo c’è però il ritorno del Ftse Mib al di sopra dei 18.000 punti e la chiusura del gap ribassista lasciato aperto mercoledì a 18.545 punti.
Tendenzialmente l’indice resta inserito in un downtrend sia di breve che di breve/lungo termine e con riferimento a quest’ultimo orizzonte temporale appare graficamente inserito in un canale discendente dallo scorso 20 luglio. In ottica di breve per poter assistere ad una possibile inversione di rotta e ad un potenziale movimento a V, sarà in primo luogo essenziale un ritorno al di sopra di quota 19.120 punti. In seguito i corsi potranno puntare ai 19.640 in primis e ai 20.370 in un secondo momento, e il completamento di un possibile movimento a V si avrà soltanto con la chiusura del gap ribassista aperto nell’ultima seduta del 2015 a quota 21.418 punti. Per contro, un ritorno al di sotto dei 18.000 punti esporrebbe il Ftse Mib al rischio di una prosecuzione del downtrend, con una possibile accelerazione al ribasso verso i 17.500 prima e i 17.000 punti in un secondo momento.
Personalmente mi attendo un movimento di consolidamento intorno ai 18.600 punti in ottica di brevissimo termine e non mi aspetto recuperi di grande portata almeno nell’immediato.

Nelle ultime giornate Banco Popolare è stato più penalizzato dalle vendite, mentre sembra essersi difeso un po’ meglio Banca Popolare di Milano. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Banco Popolare ha violato l’importante supporto statico in area 9 euro, ma il minimo toccato nelle ultime due sedute rappresenta il supporto dinamico di medio termine che ha favorito un ritorno ben al di sopra dei 9 euro. Non è da escludere un ulteriore allungo dei corsi con target a 10 euro prima e a 10.85/11 euro in un secondo momento.
Il movimento sarebbe favorito anche dal forte ipervenduto raggiunto da Banco Popolare, andando a fissare uno stop loss sotto 9,4 euro.

Banca Popolare di Milano ha rimbalzato da un supporto dinamico di medio e lungo termine a quota 0,76 euro. Possibile un ulteriore allungo anche se a differenza di Banco Popolare non siamo più in zona di ipervenduto.
Al rialzo il prossimo obiettivo è individuabile a 0,845 euro e in seguito a 0,87 euro. Dal punto di vista tecnico questo titolo potrebbe avere meno spinta rispetto a Banco Popolare, segnalando uno stop loss sotto 0,76 euro.

Ieri Saipem non ha partecipato al rally del mercato, condizionato dall’attesa per i dettagli dell’aumento di capitale. Quali strategie operative ci può fornire per questo titolo?

Per analizzare Saipem non è sufficiente il grafico weekly e bisogna passare a quello mensile per vedere un supporto che possa tenere. Malgrado il forte ipervenduto che caratterizza il titolo, non mi sentirei assolutamente di suggerire una posizione al rialzo perchè Saipem in questo momento è come un coltello che cade.

Il titolo potrebbe anche perforare al ribasso la soglia dei 5 euro e solo un eventuale ritorno sopra quota 6 euro potrebbe inviare un significativo segnale di recupero. Le quotazioni però sono lontane da questo livello, motivo per cui non consiglierei alcuna operatività di tipo long al momento.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con più attenzione di altri in questa fase? Quali vuole segnalarci in particolare?

Segnalo in primis Brembo che aveva testato in area 36 euro un supporto dinamico ascendente di medio termine che univa i minimi del 24 agosto e del 30 settembre scorsi. Al rialzo i prossimi obiettivi sono individuabili a 38 e a 38,25 euro e successivamente oltre la soglia dei 40 euro, avendo cura di fissare uno stop loss sotto quota 36 euro.

Uno sguardo anche ad STM che proprio ieri ha richiuso il gap ribassista aperto a quota 5,64 euro lo scorso 13 gennaio. Il titolo ora punta ad incrociare la media mobile a 21 sedute che transita in area 5,85 euro, oltre i quali potrebbe allungare il passo e recuperare la soglia dei 6 euro. A quanti volessero acquistare STM suggerisco di puntare uno stop loss sotto i 5,4 euro.

 

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