Piazza Affari: quando finirà il ribasso? Le blue chip sotto i riflettori

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 14 agosto 2019

Il Ftse Mib oggi è tornato a perdere con decisione terreno dopo il rimbalzo di ieri. Vista anche la situazione politica in Italia, quali sono i possibili scenari nel breve?

Lasciando da parte la situazione politica nel nostro Paese, visto che su questo fronte può succedere di tutto, dal punto di vista squisitamente tecnico per il Ftse Mib una discesa al di sotto dei 20.000 punti confermerebbe il downtrend in atto. In tal caso l’indice potrebbe scendere in prima battuta verso i minimi del 31 maggio a 19.535 punti, rotti quali la flessione dei corsi proseguirà in direzione del minimo di febbraio a 19.265 punti. Non escludo, anzi è lo scenario che ritengo più probabile nel breve al netto di eventi esogeni, lo sviluppo di un trend laterale per il Ftse Mib, visti anche i volumi di scambio prettamente estivi. Questo trend laterale potrebbe avere il baricentro intorno ai 20.400 punti, mentre solo l’eventuale conferma del superamento della resistenza statica di medio termine a quota 20.720 punti, potrebbe consentire al Ftse Mib di invertire la rotta.

In prima battuta l’indice tornerebbe al di sopra dei 21.000 punti, con primo target a 21.050, dove era stato aperto un gap-down lo scorso 5 maggio, per poi estendere il rialzo in direzione dei 21.295 punti, dove al momento si incrociano le medie mobili a 21 e a 50 sedute. Ulteriori sviluppi positivi vedranno il Ftse Mib allungare il passo verso i 21.500/21.590 punti, fermo restando che nel breve propendo per un movimento laterale.

Unicredit subisce un duro affondo oggi, mentre fronteggia un po’ meglio le vendite Intesa Sanpaolo. Cosa può dirci di questi due titoli?

Nelle ultime sedute Unicredit ha generato un deciso segnale ribassista con la violazione del supporto statico di medio-lungo termine a quota 9,6/9,55 euro. Gli indicatori tecnici sono ormai in zona di ipervenduto e nell’ipotesi in cui dovessimo assistere ad un’inversione del mercato, Unicredit potrebbe muoversi più rapidamente al rialzo rispetto all’indice Ftse Mib.

In tal caso il titolo punterà in primis alla soglia dei 10 euro e una volta superata questa potrà allungare verso area 10,7 euro, dove si incrociano al momento le medie mobili a 21 e a 50 giorni. Sotto il minimo di ieri a 9,07 euro, per Unicredit sono possibili nuovi bottom in zona 8,9 euro prima e in area 8,5 euro in seguito.

Intesa Sanpaolo dal punto di vista prettamente grafico non ha ancora violato il supporto di medio-lungo termine a 1,8 euro, ossia sui minimi dell’anno. Questo livello è un vero e proprio spartiacque tra una nuova discesa del titolo e un potenziale rimbalzo dei corsi. Oltre alla tenuta di quota 1,8 euro sarà importante per Intesa Sanpaolo il superamento della resistenza statica di breve-medio termine a quota 1,9 euro, con target a 2/2,05 euro.
Al di sotto di area 1,8 euro il titolo andrà a toccare nuovi minimi dell’anno a 1,7/1,65 euro.

Ferrari oggi si difende meglio del mercato. Qual è la sua view su questo titolo?

Ferrari oggi sta limitando le perdite a Piazza Affari sulla scia della promozione di Goldman Sachs che ha migliorato il giudizio da “neutral” a “buy”. Il titolo dal punto di vista tecnico proprio oggi nell’intraday è tornato ad incrociare al rialzo la media mobile a 21 sedute che transita a quota 145 euro. Al di sopra di questo livello avremo un primo target nell’area compresa tra i 150 e i 152,6 euro, con un obiettivo successivo a 155 euro, violati i quali ci sarà spazio per un’estensione fino ai 158 euro. A chi volesse acquistare Ferrari suggerisco di fissare uno stop loss alla violazione confermata del supporto a quota 140 euro.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Fca e quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

Per Fca vedo la possibile formazione di un ben doppio minimo in zona 11,4 euro e se verrà confermata la tenuta di questo livello allora potremmo assistere ad un tentativo di inversione. Sotto area 11,4 euro Fca potrebbe tornare in prima battuta a quota 11,5 euro, sul minimo di inizio giugno, per poi aggiornare i minimi dell’anno sotto la soglia degli 11 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Mediaset che oggi viaggia in netta controtendenza rispetto al mercato, con un rialzo di oltre il 2,5%.  Il titolo proprio ieri ha dato vita ad un rimbalzo tecnico dopo il test del supporto statico di medio-lungo termine a 2,55 euro. Questo recupero ha spinto i corsi ad incrociare al rialzo a quota 2,66 euro la media mobile a 21 giorni. Nell’ipotesi in cui Mediaset dovesse superare quota 2,7 euro, si profilerebbe la possibile formazione di un movimento a V, con obiettivi a 2,8 e a 2,9 euro prima e target finale in zona 3 euro.  Un acquisto di Mediaset andrà corredato da uno stop loss molto rigido a quota 2,55 euro.

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