Piazza Affari verso ulteriori recuperi: i titoli da comprare in ottica di breve termine

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com

L’indice Ftse Mib continua a recuperare terreno dai minimi segnati nelle ultime giornate in area 20.500. Ritiene che il rimbalzo in atto sia destina a proseguire nel breve?
Proprio in area 20.500 di Ftse Mib avevo segnalato un possibile doppio minimo che infatti si è verificato. L’indice ha beneficiato di un rimbalzo tecnico, ma nella seduta di ieri i corsi sono andati a testare a quota 21.525 punti la media mobile a 21 sedute dalla quale per ora sono stati respinti.
A mio parere il ritracciamento di ieri è da inquadrare nell’ottica di semplici prese di beneficio e personalmente credo che il recupero delle ultime sedute proseguirà.
Il primo target importante è in area 22.000/22.200 e l’obiettivo successivo a 22.500 punti, ma per questo secondo livello bisognerà attendere ancora qualche settimana, previo superamento dei 21.525 punti.
A chi volesse entrare in acquisto consiglio di posizionare uno stop loss sotto quota 21.000, evento che aprirebbe le porte ad una ripresa del trend ribassista, anche se ritengo meno probabile un’evoluzione di questo tipo per ora.
Qual è il suo giudizio su Fca alla luce dei recenti recuperi che stanno seguendo alle vendite alimentate dallo scandalo Volkswagen?
Fca è sempre volatile al pari di altri protagonisti del settore, ma il segnale tecnico generato nelle ultime tre sedute appare positivo. A differenza del Ftse Mib il titolo ha bisogno di ulteriori conferme e la prima arriverà con il superamento della media mobile a 21 giorni che al momento transita in area 12,35 euro.

Oltre questo livello il titolo potrebbe completare la formazione di un movimento a V, il cui target finale è individuabile a quota 13,25 euro e obiettivo intermedio a 12,75 euro.
A chi volesse acquistare Fca consiglio di fissare uno stop loss in caso di cedimento di area 11,7 euro.Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Ubi Banca e Banco Popolare? Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?
Ubi Banca ha sostanzialmente registrato due sedute consecutive positive, ma contando anche quella di ieri ha disegnato due candele nere. Il titolo al momento resta incastrato in un trend discendente e sembra avere poca forza per riuscire nell’intento di superare la resistenza dinamica discendente che al momento passa in area 6,4 euro.
Solo l’eventuale conferma del ritorno dei corsi oltre la soglia appena segnalata potrebbe consentire al titolo di recuperare terreno con obiettivo a 6,7/6,8 euro prima e successivamente oltre la soglia dei 7 euro.
Se Ubi Banca dovesse essere respinto dai 6,4 euro proseguirebbe il trend ribassista con obiettivi a 6,2/6 euro.
Banco Popolare proprio ieri ha violato nell’intraday un importante supporto statico di medio termine. Il titolo rimane graficamente inserito in un canale ribassista e a meno che i corsi non saranno in grado di confermare il superamento della trendline discendente passante per quota 13,5 euro, l’impostazione rimarrà ribassista.
Discese sotto i 13 euro aprirebbero le porte ad ulteriori vendite con obiettivo a 12,4 euro e in seguito a 12 euro.
Qual è il suo giudizio su Telecom Italia? La recente flessione è a suo avviso un’occasione d’acquisto?
Diverse banche d’affari hanno giudizi positivi sul titolo, ma intanto i corsi si stanno riavvicinando per l’ennesima volta al supporto statico a 1,045/1,04 euro. Personalmente aspetterei un ritorno su questi livelli, lasciandolo scendere ancora un po’, per poi tentare un acquisto speculativo in vista di un rimbalzo che riporterebbe i corsi verso quota 1,08/1,1 euro.
Telecom Italia potrebbe proseguire quindi nel movimento laterale che lo accompagna dall’ultima settimana di agosto, fermo restando che non c’è fretta di acquistare, preferendo attenderlo leggermente più in basso prima di intervenire.
Ci sono altri titoli che sta seguendo con interesse a Piazza Affari?
Segnalo Generali che ha dato vita ad un bel segnale incrociando al rialzo in area 16 euro la media mobile a 21 sedute e sullo stesso livello ha oltrepassato la trendline discendente di medio periodo.
Al pari del Ftse Mib il titolo ieri ha accusato una correzione dopo aver testato la resistenza statica a 16,5 euro, ma Generali ha dato un buon segnale, motivo per cui resto positivo.
I prossimi obiettivo li individuo a 16,8 euro prima, dove transita ora la media mobile a 50 giorni, e in seguito a 17,25 euro, dove troviamo una resistenza statica di medio termine, avendo cura di fissare uno stop loss in caso di violazione dei 16,2 euro. Il cedimento di questa soglia potrebbe riportare Generali verso i 15,75 prima e in direzione dei 15,5 euro in un secondo momento.

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