Portafogli Italia, performance oltre il +20%

Non si arresta il rally dei listini azionari, con il Ftse Mib che da inizio anno guadagna oltre il 23 per cento. Ma dopo due mesi e mezzo dall’implementazione del nuovo Portafoglio Italia 2015 (15 gennaio) – in realtà tre portafogli costruiti con la metodologia dei “Dogs of the Dow” di Michael O’Higgins – i risultati restano lusinghieri, anche nel confronto con l’indice. Il portafoglio PPP (composto dalla sola Unipolsai) sale del 23,8%, quello dei “10 Dogs” del 20,4% e quello dei “5 Dogs”, rimasto più indietro, del 18,4%. A tirare la volata Mediolanum (+44,7%), StM (+31,6%) e Unipolsai (+23,8%). I “peggiori” rimangono Terna (+12,9%) e Gtech (+5%).
Tutte le performance in dettaglio sono qui.
Oggi tra l’altro è l’ultimo giorno di quotazione in Italia di Gtech. Da martedì prossimo, infatti gli azionisti Gtech avranno un titolo della nuova IGT (con concambio 1:1) quotato solamente sul Nyse. Il titolo – dato che rimane quotato – continuerà quindi a essere incluso nel Portafoglio Italia.
Dei 10 titoli del Ftse Mib con il dividend yield maggiore (portafoglio 10 Dogs) i cinque con il prezzo inferiore formano il secondo portafoglio “5 dogs”, mentre il terzo è composto da un solo titolo. il secondo con il prezzo più basso (Unipolsai). Un’anomalia statistica scoperta da O’Higgins, ma valida generalmente anche sul mercato italiano. Di seguito l’elenco dei titoli: A2a, Unipolsai, Enel, Terna, Snam, Mediolanum, StM, Eni, Gtech, Atlantia. Max Malandra

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!