Positivi sugli Usa, selettivi sugli Emergenti: la view di Anima

A cura di Anima Sgr
Usa: la view resta positiva. Se pur vero che le nostre aree preferite sono area euro e Giappone, il mercato azionario americano non sembra ancora da vendere. L’indice S&P500 ha toccato nel corso del mese i massimi storici e la crescita attesa del Pil per il 2017 in termini reali si attesta al 2,2%, in un contesto di crescita globale pari al 3,7%. Nonostante si sia all’ottavo anno di ciclo positivo, quindi, sembrano esserci margini di crescita, con una probabilità di recessione ancora bassa. L’economia, quindi, sembra ancora lontana da sperimentare segni di surriscaldamento. L’aumento della crescita degli investimenti e del tasso di risparmio portano a un aumento della produttività che potrebbe, migliorando, sostenere gli utili aziendali americani.
Borse emergenti: più selettività. Quest’area rappresenta il miglior mercato azionario da inizio anno. La crescita economica è prevista stabile: 5,1% nel 2017, 5,2% nel 2018 e 5,3% nel 2019. Nel 2018 i maggiori differenziali positivi sono attesi provenire da Brasile e India, i maggiori differenziali negativi dal rallentamento previsto in Cina e in Turchia. Le valutazioni risultano molto elevate solo per pochi paesi, mentre sono ancora ragionevoli per molti altri. Nei prossimi 12 mesi, tuttavia, dovrebbero venir meno alcuni fattori che sono stati positivi per l’apprezzamento delle valute emergenti nel 2017: dollaro debole, accelerazione della crescita e delle esportazioni. Bisognerà, quindi, essere ancora più selettivi e monitorare con attenzione l’andamento degli utili societari durante tutto il 2018.
Borse asiatiche: la visione resta costruttiva. Il giudizio resta positivo e ci aspettiamo che il trend di apprezzamento prosegua nel medio periodo. Le società asiatiche, a livello di fondamentali, hanno riportato ottimi risultati, e a livello settoriale, energia, tecnologia e finanza hanno registrato le sorprese più positive. Le revisioni delle aspettative sugli utili continuano ad avere un trend positivo, con i settori ciclici favoriti su quelli difensivi (in particolare finanziario ed energia). Il Giappone in particolare rappresenta, insieme all’Eurozona, la nostra area preferita: le società nipponiche trattano a sconto rispetto alle loro colleghe europee e statunitensi e le ultime mosse del governo di Tokyo potrebbero aiutare un’ulteriore espansione degli utili. La conferma alla presidenza di Shinzo Abe alle ultime elezioni dovrebbe portare a una continuità anche a livello di politica monetaria della Bank of Japan. A questo si aggiunge uno yen stabile, o comunque più debole rispetto a dollaro ed euro, nonché l’accelerazione della crescita globale. Tuttavia, nel 2018 la crescita degli utili potrebbe rallentare rispetto al 2017,  principalmente a causa della mancanza del forte effetto positivo dato dal deprezzamento dello yen. Sarà importante, quindi, focalizzarsi su società in grado di mostrare comunque una forte crescita degli utili.

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