Poste Italiane non teme il contagio asiatico

Poste Italiane (13,9 miliardi circa di capitalizzazione a Piazza Affari) regge ai timori legati alla diffusione del coronavirus e ai suoi potenziali impatti negativi per la crescita mondiale che stanno scuotendo le borse di tutto il mondo in questi giorni, salendo attorno ai 10,80 euro per azione nelle prime battute della giornata a Piazza Affari, livello che incorpora un guadagno di quasi il 40% rispetto a 12 mesi fa e del 3% abbondante nell’ultima settimana.

Poste Italiane sembra da un lato beneficiare come molti titoli finanziari della riduzione dello spread Btp-Bund dopo l’esito delle elezioni regionali di domenica, favorevole al governo, dall’altro dei commenti positivi dei broker dopo la recente presentazione, a Londra, della nuova strategia di innovazione del gruppo prevista nel piano industriale 2019-2022.

Il giudizio degli analisti su Poste Italiane

Banca Akros, ad esempio, ha portato da “neutral” ad “accumulate” il giudizio sul titolo migliorando il target price da 11 a 12 euro per azione, sottolineando come il gruppo stia combinando “con successo” innovazioni interne e partnership specializzate in start-up tecnologiche, modernizzando costantemente la sua infrastruttura IT e preveda di investire “strategicamente” 2,8 miliardi di euro nell’arco del piano “in aree come tecnologia cloud, gestione dei dati e interfacce di programmazione delle applicazioni”.

Gli analisti apprezzano questa “mentalità innovativa”, ritenendola fondamentale “per preservare la competitività e migliorare i servizi alla clientela, nonché per favorire il passaggio dell’Italia dai pagamenti in contanti a quelli digitali”. In cambio il gruppo potrebbe registrare profitti “ben oltre” il piano 2019-2022 migliorando il suo profilo di investimenti a lungo termine. Per questo gli esperti hanno alzato dall’1% al 2% il tasso di crescita degli utili a lungo termine atteso.

Giudizio simile da parte degli uomini di Banca Imi (“add” e prezzo obiettivo di 10,3 euro confermati) che notano come Poste Italiane, pur non fornendo nuovi obiettivi o nuovi dati finanziari nel workshop di Londra, ha dimostrato di essere “sulla buona strada per sfruttare le caratteristiche tecnologiche aggiornate della sua offerta e della sua rete”, oltre ad aver firmato una serie di partnership con società impegnate nella logistica, nelle consegne dell’ultimo miglio, nei servizi finanziari e nei pagamenti (con impegni di investimento attuali e futuri per un totale di 200 milioni di euro).

Più in generale il consenso degli analisti fondamentali (che indica al momento un target price di 11,2 euro per azione) si attende un utile ante imposte di 1,65 miliardi di euro per l’esercizio in corso, pari a 90 centesimi per azione, e un dividendo di 46 centesimi. Stime che se confermate implicherebbero ai livelli attuali un P/E di circa 11,85 volte e un rendimento in termini di dividendo del 4,25%. Viste le ultime performance gli analisti tecnici sono ancora più positivi e parlano di un trend fortemente rialzista sia nel brevissimo sia nel breve periodo e più moderatamente rialzista a medio-lungo termine.

Un’ulteriore conferma alla positività di brevissimo/breve periodo è data da quotazioni che si mantengono sopra la media mobile veloce oltre che quella lenta: finché il prezzo di Poste Italiane rimarrà sopra le due medie e queste procederanno distaccate e al rialzo il trend rimarrà ben definito. Indicazioni positive anche dallo Stocastico e dall’indicatore di forza relativa (Rsi), entrambi nella parte superiore della banda d’oscillazione ma ancora lontani dall’ipercomprato.

In giornata i primi obiettivi al rialzo sono segnalati in area 10,85, poi a 10,915 e a 11,05 euro per azione in caso di ulteriore crescita dei volumi d’acquisto. In caso di prese di profitto lo stop scatterebbe a 10,26 euro, con possibile accelerazione della discesa sino a 10,22 prima e a 10,08 euro poi se tale livello venisse violato con buoni volumi. A 10 euro ulteriore e più deciso stop anche in ottica di breve e non solo brevissimo termine.

L’andamento in Borsa di Poste Italiane negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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