Preferire le obbligazioni societarie investment grade

A cura di Sylvie Golay Markovich, Head Fixed Income Analysis, Credit Suisse
Negli ultimi due mesi, il netto miglioramento della fiducia e l’aumento dell’inflazione USA non sono stati accompagnati da un incremento significativo dei rendimenti dei Treasury USA. I mercati dei titoli di stato hanno registrato una performance positiva dopo le riunioni delle principali banche centrali a marzo, un risultato che può essere attribuito all’orientamento inaspettatamente distensivo adottato dalla Federal Reserve (Fed) negli USA, e dal netto allentamento monetario varato sia dalla Banca Centrale Europea (BCE) che dalla Banca del Giappone (BoJ).
Tuttavia, man mano che la recente stabilizzazione dei prezzi delle commodity e il rafforzamento dei mercati del lavoro produrranno i loro effetti sull’inflazione, appare improbabile uno scenario di rendimenti stabili o in flessione, a giudicare dai fondamentali di oggi dal punto di vista sia ciclico che delle valutazioni. A bilanciare il rischio di un forte aumento del rendimento di riferimento, vi è la probabilità di una fase transitoria di maggiore avversione al rischio – evidenziata dalla giudizio sulle azioni diventato ormai negativo – oltre che la possibilità di ulteriori riduzione dei tassi d’interesse da parte della BCE e della BoJ. Tra i titoli di stato, prevediamo ancora che le obbligazioni indicizzate all’inflazione superino le controparti nominali.
Preferite le obbligazioni societarie investment grade Se tradizionalmente i titoli di stato danno il meglio di sé in periodi di avversione al rischio, le obbligazioni societarie investment grade sono il segmento del mercato del reddito fisso che  attualmente offre le migliori opportunità. Come le obbligazioni di riferimento, le corporate bond investment grade  registrano tradizionalmente una  buona performance con l’aumentare dell’avversione al rischio, beneficiando della loro marcata sensibilità ai tassi (duration). Sebbene gli spread spesso si allarghino in queste fasi, riteniamo che il cuscinetto offerto dagli spread di credito investment grade siano in grado di compensare questo rischio su un  orizzonte a 1 anno (in termini di rendimento complessivo rispetto ai titoli di stato).
Inoltre, qualora non si concretizzasse il nostro scenario negativo per le azioni, e se i prezzi delle commodity continuassero ad aumentare, le obbligazioni corporate potrebbero ottenerne un forte vantaggio: i settori collegati registrerebbero una forte riduzione degli spread, soprattutto le obbligazioni a lunga scadenza, mentre i titoli di stato a lungo termine registrerebbero risultati negativi. Per quanto riguarda le obbligazioni emergenti e i titoli corporate ad alto rendimento, consigliamo un orientamento più prudente. Questo vale in modo particolare per le obbligazioni emergenti, visto che il nostro indice sulla propensione al rischio ha raggiunto livelli di euforia, segnalando la possibilità di un’inversione di rotta del mercato nei prossimi 1–3 mesi.
Ultimo punto di rilevamento: 20 aprile 2016. UST = US Treasury. Gli indici Citi Economic Surprise misurano le sorprese sui dati rispetto alle aspettative del mercato. Un dato positivo indica che i dati pubblicati sono stati superiori  alle attese. Le indicazioni sulle performance storiche e gli scenari sui mercati finanziari non sono indicatori affidabili della performance attuale o futura. Fonte: Datastream, Credit Suisse / IDC.

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