Prese di beneficio sul biglietto verde

Acquisti di dollaro australiano dopo la decisione di non abbassare il costo del denaro da parte della RBA, seguiti da acquisti di euro e di sterlina durante le primissime ore del mattino in base alle logiche dollarocentriche correlative che seguiamo da qualche settimana, acquisti che dopo il rilascio dei dati sull’inflazione dell’area euro (0.3% vs 0.2% la nominale, 0.9% vs 0.7% la core) e di quelli sul PMI delle costruzioni inglese (55.9 vs 55.0) sono proseguiti, tramutandosi in un concerto di vendite di dollaro, avvenute anche contro lo yen. Mercato che dunque si rivela attivo e reattivo sulle singole valute (quando non citiamo la contropartita ci riferiamo sempre al dollaro americano) nel momento in cui vengono rilasciati dati macro non riferiti all’America e che va a riallinearsi in base ai movimenti principali del dollaro nel momento in cui si “calmano le acque” e le pubblicazioni vengono meno. Una conferma di come la nostra chiave di lettura possa essere ancora ritenuta valida dal punto di vista operativo. Oltre a questo, la Grecia e le montagne russe americane. La prima dovrebbe riuscire a raggiungere un accordo con i creditori internazionali i quali, in settimana, dovrebbero presentare un piano di rientro dal debito definitivo (su suggerimento di Commissione Europea, FMI e BCE) in mancanza di proposte concrete da parte di Tsipras e compagnia. Per il momento trattiamo qualsiasi notizia ancora come un rumor, stando attenti alle prese di profitto che stanno avvenendo sul dollaro americano (e che potrebbero trasformarsi in acquisti isolati di euro nel momento in cui dovesse sbloccarsi il teatrino greco) rimanendo flessibili di fronte all’altalenare delle borse americane non in grado di prendere una direzionalità precisa di medio periodo e che ci confermano come i prezzi non sembrino avere la forza per tentare approfondimenti ribassisti di rilievo. Oggi Banca Centrale Europea con conferenza stampa alle ore 14.30, dalla quale non ci aspettiamo nulla di particolare ma che seguiremo con attenzione a causa della Grecia e ISM non manifatturiero in Usa alle ore 16, che potrebbe portare ai riallineamenti sul dollaro di cui abbiamo parlato (sulle pubblicazioni macro Usa il mercato risulta ancora dollarocentrico).
Eur/Usd I ragionamenti effettuati sull’euro lunedì (in analisi comparata di un grafico orario e di un 4 ore) hanno mostrato una buona logica sottostante, con i prezzi che dopo la tenuta dei minimi battuti in area 1.0885 sono ripartiti andando a raggiungere i taget ragionati e ben superandoli. Nel breve periodo i prezzi si sono portati sopra la media a 21 oraria che, insieme all’area statica passante tra 1.1115 e 1.1130, potrebbe rappresentare una zona di supporto sulla quale ipotizzare degli acquisti di euro (per ripartenze verso 1.11 ¾, 1.12 figura ed eventuali tentativi di estensione verso 1.1240), tenendo conto che in caso di superamento ribassista di area 1.1085 le quotazioni potrebbero tentare degli approfondimenti verso 1.1040 ed in estensione 1.1010, nel momento in cui dovessero essere superati i più importanti livelli di 1.1055.

Eur/Usd Sulla divergenza ribassista che stavamo studiano su un 4 ore il mercato è partito in correzione, mantenendosi per il momento sopra le aree di supporto statiche passanti tra 123.30 e 123.50, le quali potrebbero intervenire su un grafico a 4 ore a sostegno dei prezzi se dovessimo assistere all’esaurimento della divergenza. Qui potrebbe essere possibile ragionare su potenziali acquisti di dollaro amerciano, per ritorni verso 123.90, 124 ¼ ed eventuali estensioni verso i massimi, con l’idea che, nel momento in cui dovessimo assistere allo sfondamento di area 123.10 il mercato potrebbe tentare degli approfondimenti verso area 122 ¾ ed eventuali estensioni verso 122.45.

Gbp/Usd Il pound si trova in consolidamento dopo le prese di profitto cui abbiamo assistito ieri, con i prezzi che si stanno mantenendo sopra la media a 21 oraria e sopra l’area statica di supporto che si distribuisce tra 1.5300n e 1.53 ¼, all’interno della quale potrebbe essere possibile valutare degli acquisti di sterlina per ritorni verso 1.5340, 1.53 ¾ ed estensioni verso 1.5415), con l’idea che, nel caso in cui i prezzi dovessero superare a ribasso l’area passante per 1.5280, potremmo assistere a tentativi di accelerazione verso 1.5220 (da considerare come più probabili nel momento in cui dovessimo assistere al superamento della più importante area passante per 1.5255).

Aud/Usd Buona ripresa del dollaro australiano che al momento sta consolidando sopra gli ultimi punti statici passanti tra 0.7780 e 0.7790, area sulla quale potrebbe essere possibile valutare non acquisit in limit (l’area che si distribuisce tra 0.7735 e 0.7750 sembra ricoprire un ruolo più importante), ma la tenuta dell’area per ipotizzare eventuali acquisti in caso di superamento dei massimi della notte, per estensioni verso 0.7840, 0.7860 e 0.7885, con l’idea che in caso di abbattimento dell’area passante intorno a 0.77 ¼ i prezzi possano tentare degli approfondimenti verso 0.7690.

di Matteo  Paganini, analista di Fxcm

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