Prestiti alle famiglie, un maggio da record

a cura di Crif

Nel mese di maggio il numero di interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relativamente alle richieste di prestiti da parte degli italiani (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto segnare un brillante +6,9% rispetto al corrispondente mese del 2017.

La crescita è frutto della performance positiva sia della componente dei prestiti personali (+9,1%), che fanno segnare il record assoluto quanto a numero di richieste degli ultimi 10 anni, sia dei prestiti finalizzati (+4,8%), che risultano in decisa ripresa dopo una fase di appannamento.

Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili in valori ponderati – ovvero al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi – rilevate sul Sistema di Informazioni Creditizie EURISC gestito da CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni creditizie.

L’importo medio richiesto

Buone notizie per il comparto arrivano anche dall’importo medio richiesto, che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati a maggio fa segnare un valore record, pari a 9.966 Euro (+7,0% rispetto allo stesso mese del 2017, in continua crescita da oltre 3 anni). Si tratta del valore in assoluto più alto dal 2010 ad oggi.

Nello specifico, i prestiti finalizzati a maggio hanno segnato la migliore performance dell’intero comparto (+12,1% rispetto allo stesso mese del 2017) facendo registrare un valore di 6.877 Euro, anche in questo caso al top da quando CRIF ha iniziato a fare una rilevazione mensile. Per altro, anche i prestiti personali hanno fatto segnare un incremento dell’importo medio richiesto (+3,4%), che si è attestato a 13.178 Euro.

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI IMPORTO

Relativamente alla distribuzione delle richieste cumulate di prestiti personali più finalizzati per fascia di importo, la rilevazione di maggio vede uno spostamento verso i valori più elevati: +1,3 punti percentuali per le classi superiori ai 20.000 Euro a discapito delle richieste per importi inferiori ai 5.000 Euro (in calo di -3,0 punti percentuali), benché quest’ultima classe rimanga la classe preferita dagli italiani, con il 42,4% del totale.

Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, il 58,8% delle richieste di prestiti finalizzati si caratterizza per importi al di sotto dei 5.000 Euro, anche se si registra un aumento di 2,7 punti percentuali per i finanziamenti superiori ai 10.000 Euro. Per i prestiti personali, invece, è la classe compresa tra 10.001 e 20.000 Euro ad essere la più richiesta (29,8% del totale, +0,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017).

LA DISTRIBUZIONE PER CLASSE DI DURATA

L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata conferma che anche in questo primo scorcio d’anno i piani di rimborso superiori ai 5 anni sono quelli in cui si concentrano le preferenze degli italiani, con una quota pari al 27,6% del totale (+2,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017). Al contrario, diminuisce ancora il peso della classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 16,0% al 14,3% del totale, confermando il trend negativo delle precedenti rilevazioni.

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate nel 24,0% dei casi nella fascia di durata inferiore ai 12 mesi (seppur a fronte di un calo di -2,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017), mentre le richieste di prestiti personali si stanno indirizzando sempre di più verso durate superiori ai 5 anni, che arrivano a spiegare il 46,2% del totale (+2,1 punti percentuali).

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ

Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nei primi 5 mesi dell’anno sia

stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella maggioritaria, con una quota pari al 25,5% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 23,0%. Nel complesso prosegue lo spostamento verso le classi di età superiori ai 55 anni, che riportano una crescita di +0,9 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

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