Quale vaccino mettere in portafoglio?

A cura di Morningstar

Sanofi ha perso solo lo 0,75% da inizio anno (al 13 novembre 2020) ma le sue azioni sono scambiate a un tasso di sconto del 15% rispetto al fair value di 100 euro (report aggiornato al 5 novembre 2020).

Il gruppo francese ha un ampio portafoglio di farmaci e vaccini e una altrettanto ampia pipeline di prodotti in attesa di approvazione da parte delle autorità. I numerosi brevetti, le elevate economie di scala e una potente rete di distribuzione garantiscono all’azienda una profittabilità superiore che le vale un Economic moat nella misura di Ampio.

Utili di Sanofi: +22% in media nei prossimi cinque anni

“La crescente concorrenza da parte dei prodotti biosimilari e di altre compagnie farmaceutiche inizierà a pesare negativamente sulle entrate di alcuni prodotti di punta come il Lantus (insulina), ma siamo convinti che la robusta pipeline di prodotti all’ultima fase di approvazione permetterà a Sanofi di mantenere elevati flussi di cassa anche nei prossimi anni. Inoltre, ci aspettiamo che il gruppo transalpino sfrutti i propri investimenti nello sviluppo di nuovi farmaci per affermare la propria presenza anche nei mercati emergenti. La rapida crescita economica dei paesi in via di sviluppo crea nuove opportunità e Sanofi ha le carte in regola per monetizzarle al meglio”, dice Damien Conover, analista azionario di Morningstar.

“Il gruppo francese ha annunciato di essere in grado di produrre oltre un miliardo di vaccini in 12 mesi in collaborazione con GlaxoSmithKline e a nostro avviso è una delle aziende meglio posizionate nella scoperta di un vaccino contro il Covid-19. Nonostante le nostre stime non si basino sull’ipotesi che Sanofi commercializzi una profilassi contro il coronavirus, esse indicano per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 2,5%, mentre gli utili saliranno a un ritmo del 22% grazie all’importante operazione di riduzione dei costi”.

Glaxo scontata del 20%

GlaxoSmithKline ha perso quasi il 20% della sua capitalizzazione di mercato da inizio anno (al 13 novembre 2020) e ora è scambiata a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,8 (report aggiornato al 6 novembre 2020).

Il gruppo farmaceutico britannico è riuscito a costruirsi una forte posizione di vantaggio all’interno del settore healthcare (Economic moat nella misura di Ampio) grazie a un portafoglio marchi esteso e ben diversificato (che la mette al riparo dalla scadenza di alcuni brevetti), a una rete di distribuzione superiore a quella dei competitor e alla leadership nel segmento delle malattie respiratorie. Questo le garantisce non solo di realizzare elevati margini di profitto, ma anche di reinvestire i capitali in ricerca e sviluppo in modo da prolungare e rafforzare il primato sul mercato.

“Glaxo sta concentrando la sua ricerca sul sistema immunitario e sullo studio del genoma per la produzione dei farmaci di nuova generazione che le garantiranno un miglior tasso di approvazione e dei margini di profitto più elevati. Inoltre, la sua offerta nei segmenti vaccini e prodotti da banco le offrono un buon posizionamento nei mercati emergenti. Le nostre previsioni, che non tengono conto della possibile approvazione del vaccino contro il Covid, indicano una crescita media del fatturato e degli utili del 4,1%”, aggiunge Conover.

Gli analisti alzano il fair value di Pfizer

Anche il bilancio in Borsa di Pfizer da inizio anno è negativo. Il titolo ha ceduto quasi il 3% nonostante il balzo prodotto dall’annuncio dei dati relativi alla percentuale di successo del suo vaccino contro il Covid-19. Gli analisti di Mornigstar hanno alzato la stima del fair value delle azioni del gruppo statunitense che al momento sono valutate con un rating di 4 stelle.

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