Rally delle Borse a fine corsa?

Malgrado gli stimoli monetari e fiscali già messi in campo a livello globale e quantificabili a nord degli 8 trilioni di dollari (per quanto sul famigerato Recovery Fund europeo inizino ad emergere scetticismi alla luce della inossidabile opposizione dei c.d. “Frugal Four”) e quelli pronti ad essere implementati nei giorni a venire (attesa oggi dalla BoE un incremento del QE per 100 mld di sterline, mentre la Cina vara misure per espandere l’erogazione del credito di almeno il 25% nell’anno corrente) i mercati mostrano una progressiva cautela nell’approssimarsi al fine settimana, sempre più appesantiti dalle notizie contrastanti sulla pandemia e dalle crescenti tensioni sul fronte geopolitico internazionale.

Il balzo dei nuovi contagi in alcuni stati americani, incluso Texas, Florida ed Arizona va di pari passo alle crescenti preoccupazioni per Pechino che, con oltre 150 casi, mostra il focolaio pandemico più significativo dopo Wuhan attuando al contempo misure restrittive sempre più rigide per contenere l’epidemia; pochi dubbi in Australia dove i confini rimarranno chiusi almeno fino a fine anno inducendo la Qantas a cancellare quasi tutti i voli internazionali della compagnia.

Nonostante questo quadro, nessun tracollo delle Borse, solo cauti arretramenti con i listini in modalità stealth e le materie prime parimenti in arretramento, con il petrolio che accusa il secondo aumento consecutivo su base settimanale a livelli record delle giacenze Usa.

A cura di Wings Parners Sim

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