Rinnovabili, l’Ue alza al 55% il target sulla riduzione delle emissioni al 2030

Il Consiglio europeo ha approvato la proposta di riduzione delle emissioni per il 2030 alzando l’asticella dal 40% precedente al 55% previsto per il 2030 (rispetto al valore base del 1990). La mozione del Consiglio verrà votata in parlamento nei prossimi giorni.

Gli analisti di Equita Sim sottolineano che si tratta di una notizia positiva per il segmento rinnovabili (anche se gli ultimi rumor ipotizzavano anche una riduzione del 60%). L’innalzamento della soglia, infatti, comporterà un rialzo degli obiettivi nazionali nei prossimi mesi sui tre fronti principali:
– quota di rinnovabili sui consumi energetici (ed elettrici in particolare);
– risparmio energetico ed economia circolare;
– mobilità.

Tra le maggiori esposte secondo Equita:
– rinnovabili (crescita capacità): Enel, Falck Renewables, Erg, Alerion;
– trasmissione e distribuzione (connessioni e servizi): Terna, Enel e Acea;
– economia circolare: Hera, Iren, A2a, Acea;
– idrogeno: Snam.

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