Risparmio gestito, Goldman Sachs alza i target di Banca Mediolanum, Banca Generali, Azimut e Finecobank

Pur nell’attuale contesto politico incerto, Goldman Sachs alza i target dei principali gestori di asset italiani, in particolare i quattro quotati a Piazza Affari, sulla base dei risultati 2020. Su tutti Banca Mediolanum, la cui raccomandazione viene elevata da neutral a buy con target price che passa da 7,70 a 8,70 euro. Secondo gli analisti di Goldman Sachs la compressione del rapporto prezzo/utile del titolo, che dal 20 agosto 2020 è sceso di 1,5 volte, implica che il mercato sta sottostimando la potenziale crescita degli utili di Banca Mediolanum derivante dalla sua elevata esposizione ai mercati azionari e dai suoi risultati operativi registrati nel 2020, superiori alle attese. Ai prezzi attuali il dividend yield del titolo sarebbe del 5,5%.

Declassata invece Finecobank a neutral, con prezzo obiettivo che viene però alzato da 14,20 a 14,70 euro, in quanto il titolo ha potenzialità limitate di rialzo stante un p/e di 27,6 volte (consenso Datastream). Raccomandazione buy per Banca Generali con target che passa da 31 a 32,50 euro (p/e di 13,5 volte), neutral per Azimut con prezzo obiettivo elevato da 20,30 a 21,10 euro (p/e 11x).

Goldman Sachs osserva come i gestori patrimoniali abbiano fortemente incrementato la raccolta verso fine anno, aumentando le quote di mercato a scapito delle piccole banche locali, con il capitale che si sposta verso servizi più digitali e customer centric in grado di supportare i clienti durante la volatilità del mercato. Una tendenza che secondo gli analisti resterà forte anche nel 2021 e andrà a vantaggio delle quattro società quotate a Piazza Affari, a partire dal Finecobank, che aveva una quota di mercato nel 2020, in base alle stime, del 25%.

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