Saipem, nuovi ordini per 1,7 miliardi di dollari

Saipem trova sotto l’albero di Natale nuovi contratti ed estensioni di quelli già vigenti nel drilling onshore e nel drilling offshore per un controvalore complessivo di 1,7 miliardi di dollari. Lo ha annunciato una nota ufficiale della società in cui viene precisato che i contratti relativi alla divisione drilling onshore riguardano 19 impianti di perforazione in Medio Oriente con durata tra i 3 e i 10 anni, mentre quelli relativi alla divisione drilling offshore riguardano attività che si svolgeranno in Norvegia e in Angola. Infine ulteriori contratti ed estensioni di altri già vigenti sono stati acquisiti anche relativamente a nuove commesse che verranno realizzate in Bolivia, Perù e Romania.

Commentando la notizia Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem, ha sottolineato come l’acquisizione di questti contratti dimostri “la solidità ed affidabilità delle performance operative delle nostre divisioni drilling”. Saipem, ha concluso Cao, “rafforza ulteriormente la propria pluriennale presenza in aree strategiche del mondo”.

Positiva anche la reazione del mercato col titolo Saipem che nei primi scambi di giornata a Milano lambisce la soglia dei 4,3 euro per azione guadagnando lo 0,33%, dopo che negli ultimi 12 mesi il titolo è già salito del 32,7% arrivando a superare i 4,3 miliardi di capitalizzazione.

I giudizi degli analisti su Saipem

Sul titolo permane peraltro una certa variabilità di giudizi da parte degli analisti fondamentali: a fronte di 13 giudizi positivi (otto “buy” e cinque “outperform”) vi sono infatti sei giudizi neutri (“hold”) e due giudizi negativi (“underperform”). Nel complesso le attese sono comunque moderatamente positive, con un fatturato che dovrebbe quest’anno superare i 9 miliardi di euro e un utile ante imposte visto appena sotto la soglia dei 320 milioni di euro, equivalenti a 12 centesimi di utile per azione.

I multipli di Saipem

La corsa del titolo ha portato Saipem a esprimere un P/E di 34,8 volte i valori attesi per l’esercizio in corso, a fronte però di una crescita a lungo termine molto rilevante almeno rispetto ai risultati incerti degli scorsi esercizi.

Occorrerà dunque verificare gli ulteriori miglioramenti dei risultati e la loro sostenibilità prima di poter esprimere un giudizio sulla congruità dei multipli borsistici. Il target price di consenso resta peraltro decisamente più elevato delle valutazioni correnti e pari a 5,5 euro per azione (equivalenta ad un +29% di potenziale rialzista implicito nelle quotazioni correnti).

Il quadro tecnico di Saipem

Dal punto di vista tecnico, il titolo è inserito in un movimento neutro-laterale di brevissimo/breve periodo, mentre permane in un trend moderatamente rialzista a medio-lungo termine, come confermano chiusure superiori alla media mobile lenta. L’indicatore Stocastico segnala inoltre come il trend a breve stia riacquistando una certa forza che potrebbe condurre ad un uscita dalla fase di incertezza attuale, mentre anche l’oscillatore di forza relativa (Rsi), situato nella banda superiore di oscillazione, conferma le indicazioni dello Stocastico. A brevissimo le prime resistenze sono segnalate sui 4,37-4,38 euro per azione, con possibile estensione a 4,39 prima e, in caso di superamento con buoni volumi, in area 4,46-4,47 euro. Se prevalessero nuove prese di beneficio i supporti sono invece segnalati sui 4,19 euro e poi in area 4,13-4,12 euro. In caso di ulteriore pressione ribassista di brevissimo termine, i titoli potrebbero poi portarsi a ridosso dei 4,05 euro per azione.

Il trend di Saipem nel medio termine

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

 

 

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