Scenario macroeconomico sempre più incerto

La scorsa settimana si è conclusa con la pubblicazione di diversi dati macroeconomici statunitensi al di sotto delle aspettative, a partire dall’indice dei prezzi alla produzione che indica un rallentamento di un decimo di punto percentuale nel mese di luglio rispetto a giugno. Questo è un segnale anticipatore per una riduzione della domanda dei consumatori finali, con una riduzione degli acquisti da parte dei venditori che determina una riduzione dei prezzi. Tale analisi viene confortata dal calo delle vendite all’ingrosso di giugno (-0,3%) a fronte della quale le scorte di magazzino dei grossisti restano invariate.

Si susseguono in questo senso le accuse alle politiche del Presidente Trump, che sta portando avanti una situazione di tensione con la Cina che, oltre a danneggiare i legami con il Paese, aumenta l’incertezza, riduce gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, senza che probabilmente ci porterà a benefici di lungo termine significativi per l’economia. Secondo Summers, ex-Segretario del Tesoro, i lavoratori americani saranno più poveri, le compagnie statunitensi meno profittevoli e l’economia nel suo complesso ne risentirà.

Infatti l’indebolimento dello yuan compensa in parte i dazi imposti da Washington sulla Cina, con il differenziale di costo residuo che viene pagato dai consumatori statunitensi; in direzione opposta, invece, le merci dirette verso il territorio cinese trovano una barriera all’ingresso sia per effetto dei dazi che per un dollaro troppo forte.

Tuttavia un segnale di allarme anche per Pechino viene lanciato dal fondo Monetario Internazionale, stimando l’impatto dei nuovi dazi (che partiranno a settembre) in negativo per il PIL cinese dello 0,8%, con una spirale negativa che si diffonderà su scala globale. Un test importante per la Cina lo si avrà a metà di questa settimana, con la pubblicazione di dati su produzione industriale, vendite al dettaglio ed investimenti.

Intanto, ad incrementare il livello di tensione internazionale anche il test di un missile a pro-pulsione nucleare russo, il cui fallimento ha portato allo scoppio e alla diffusione di materiale radioattivo; questo tipo di sviluppo da parte di Mosca non fa che accrescere il clima di apprensione generale.

A cura di Wings Partners Sim

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