Schroders: positivi sulle prospettive per la Cina

“Sembra che la Cina continentale stia tornando alla normalità, anche se, in un contesto di incertezza globale, alcuni faticano a credere che la situazione in Cina si sia normalizzata così velocemente. Eppure, è esattamente ciò che ho visto nel mio recente viaggio a Shanghai da Hong Kong, dove ho notato il traffico tornato ai livelli pre-lockdown e i ristoranti di nuovo pieni.
Riteniamo che la ripresa continuerà, supportata dalle misure di stimolo e da un solido programma di tracciamento e di test. Ciò dovrebbe continuare a essere di supporto per la performance dei mercati azionari locali”. E quanto afferma Jack Lee, gestore del fondo Schroder Isf China A di Schroders. Di seguito la sua visione.

Cina, come sta evolvendo la ripresa economica?

Dopo una contrazione del 10% su base trimestrale nei primi tre mesi dell’anno, l’economia è rimbalzata nel secondo trimestre con un impressionante +11,5%. L’attività industriale ha guidato la ripresa e la produzione sta tornando su livelli più normali. Anche se i dati in alcuni settori come le vendite al dettaglio sono migliorati in modo continuativo, il settore dei beni di consumo è in ritardo, in parte a causa delle debolezze in comparti come quello dei viaggi, che devono ancora riprendersi del tutto. In generale la Cina ha navigato abbastanza bene la crisi e, al di là delle interazioni con gli altri Paesi, gran parte delle attività domestiche sono tornate alla normalità.

Quali sono le prospettive per il prossimo futuro?

Riteniamo che l’attività economica resterà solida, almeno nei prossimi trimestri, sostenuta dalle misure di stimolo adottate dal governo in risposta al Covid-19. Tra queste vi è anche un’emissione speciale da parte del governo, che tra l’altro già prima della pandemia aveva aumentato l’offerta di debito governativo locale. Questo denaro verrà utilizzato per finanziare la crescita infrastrutturale e il benessere pubblico.

Il record di prestiti e di stimoli creditizi impatterà sul settore immobiliare?

L’edilizia immobiliare ha storicamente contribuito in modo significativo alla crescita economica in Cina. Esiste quindi la preoccupazione che con l’allentamento monetario della banca centrale, alcuni finanziamenti possano entrare nei mercati immobiliari e spingere i prezzi al rialzo. Tuttavia, l’amministrazione cinese ha adottato un atteggiamento fermo negli ultimi anni, considerando le abitazioni un luogo in cui vivere e non un modo per speculare, e ciò è incoraggiante. Il governo non ha esitato a intervenire quando necessario, con politiche ad hoc. Quindi, nonostante l’allentamento monetario, non stiamo assistendo a flussi significativi nel settore immobiliare.

Quali sono i principali rischi?

Come per altri Paesi, la realtà è che il rischio di un ritorno del virus persiste. Ciò potrebbe portare a nuove restrizioni sugli spostamenti e a un conseguente impatto sull’attività economica. Tuttavia, la Cina ha dimostrato di essere abile nel ridurre e controllare i tassi di contagio. Inoltre, le tensioni geopolitiche sembrano destinate a continuare ed è possibile che vedremo un’ulteriore escalation, soprattutto all’avvicinarsi delle elezioni negli Usa, per esempio con ulteriori restrizioni al settore tecnologico. Sebbene misure simili potrebbero avere degli effetti, non da ultimo sul sentiment, riteniamo che l’impatto economico sarà gestibile. A livello locale infatti l’economia è sempre più guidata da produzione, distribuzione e consumo domestici.

Dove trovare le migliori opportunità

Il mercato ha registrato solide performance da inizio anno, ma, nonostante ciò, continuiamo a trovare opportunità interessanti nel segmento delle A-Share cinesi, cioè il mercato azionario continentale di Shanghai e Shenzen. Preferiamo le aziende che, a nostro avviso, sono meglio posizionate per beneficiare dei trend di crescita di lungo periodo, in settori come veicoli elettrici, 5G e comparti industriali favoriti dall’automazione.

Le aziende cinesi stanno diventano più autonome, con maggiori investimenti in ricerca & sviluppo, e più competitive su un orizzonte di lungo periodo. Se la ripresa economica continuerà e otterrà ulteriore slancio nel 2021 come ci aspettiamo, riteniamo che potrebbero emergere interessanti opportunità nei settori più sensibili al ciclo economico, come quello dei materiali.

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