Sulla scia della flessione dei prezzi del petrolio ieri hanno perso terreno Eni e Tenaris. Questo ribasso è un’occasione d’acquisto?

Eni al momento appare ingabbiato in un trading range che è delimitato superiormente dalla resistenza a quota 13,9 euro e inferiormente dal supporto posto a 13,25 euro.
Fino a quando i corsi rimarranno in questo intervallo di prezzi proseguirà la fase laterale, mentre oltre il 13,9 euro avremo un primo target importante a 14,6/15 euro. Sotto i 13,25 euro ENI avrà un obiettivo ribassista a 13/12,9 euro, fermo restando che al momento sono neutrale sul titolo per quanto stia reggendo abbastanza bene rispetto all’andamento del petrolio.

Tenaris nelle ultime due sedute ha generato un segnale ribassista perchè ha incrociato al ribasso in area 12,5 euro le medie mobili a 21 e a 50 giorni. In seguito il titolo ha violato il supporto statico di breve termine posto a quota 12,35 euro e al ribasso i prossimi obiettivi sono individuabili a 11,95 euro in primis e in seguito a 11,57 euro, oltre cui si sposterà l’attenzione sull’area degli 11 euro.
Solo l’eventuale nuovo incrocio al rialzo con le suddette medie mobili a 21 e a 50 giorni in area 12,5 euro potrebbe favorire un’inversione rialzista. In tal caso gli obiettivi saranno a 13,2 e a 13,45 euro.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Poste Italiane nelle ultime tre sedute ha generato un bel segnale rialzista perchè il 30 agosto ha beneficiato di un rimbalzo tecnico dal supporto dinamico ascendente di medio termine posto a quota 6,17 euro. In seguito il titolo a 6,2 euro ha incrociato al rialzo la media mobile a 50 sedute e poi a 6,25 euro la media mobile a 21 giorni.
Questo potrebbe portare ad un ulteriore allungo del titolo verso quota 6,6 euro prima e in seguito a 6,8 euro, con stop loss tra 6,25 e 6,2 euro.