Settimana ricca di eventi (e di emissioni) per l’obbligazionario

Quella che poteva sembrare nel calendario del 2019 una settimana tranquilla con il ponte festivo di Ognissanti, si è invece rivelata una settimana ricca di eventi e movimentata per i mercati.

S’inizia lunedi con il passaggio di consegne alla Bce, ed ora in avanti commenteremo le decisioni del nuovo governatore M.me Lagarde. Per i mercati invece l’attesa era per la riunione della Fed,

al termine del suo comitato di politica monetaria durato due giorni la Federal Reserve, come da attese, ha annunciato una riduzione di altri 25 punti base dei tassi sui Fed Funds, la terza quest’anno, portando il corridoio di oscillazione all’1,50%-1,75% dal precedente 1,75%-2%. La decisione è stata presa a maggioranza. È possibile che ora la banca centrale Usa fermi il suo ciclo di allentamento: è scomparsa nel comunicato ufficiale l’indicazione secondo cui “agirà in modo appropriato per sostenere l’espansione economica”. In conferenza stampa il presidente Jerome Powell ha confermato che l’attuale orientamento di politica monetaria resterà “verosimilmente appropriato” finché le informazioni in arrivo sull’economia resteranno coerenti con una crescita moderata, un mercato del lavoro forte e un’inflazione vicina al target del 2%. La Fed ha ribadito che non farà ricorso ad alcuna “forward guidance” e che gli aquisti di titoli continueranno fino alla metà del 2020.

Ma la cosa che ha maggiormente movimentato il listino è stato prima il “rumor” intorno ad un possibile matrimonio tra Fca ed il gruppo francese Psa, seguito a poca distanza dalla conferma da parte dei due gruppi che le trattative erano in corso. A differenza di quanto già capitato qualche mese fa tra Fca e Renault, questa fusione sembrerebbe avere meno ostacoli e paletti che possano far fallire la trattativa ed il mercato ha subito premiato i due titoli, con maggiore enfasi per Fca che ha guadagnato quasi il 20% in un paio di sedute.

Le obbligazioni governative sotto i riflettori

Per la parte governativa si sono leggermente alzati i rendimenti dei titoli di stato, pur in un area sempre vicino ai minimi. Lo spread sulla curva decennale contro Bund rimane in area 140 con rendimento del nostro benchmark in area 1%. Dopo l’esito elettorale in Umbria, negativo per il governo, c’è stata una reazione negativa sui titoli, con il Btp Italia emesso nella scorsa settimana a 100 con parte fissa dello 0.65% che è andato sotto il pezzo di collocamento. Dopo questo primo momento di flessione, il trend si è comunque assestato e le importanti aste di metà settimana sulle scadenze a 5 e 10 anni sono andate bene. Nello specifico il Tesoro ha collocato tutto sul massimo della forchetta prevista tra 5 e 6.25 miliardi; per il Btp 0.35% febbraio 2025 codice Isin (IT0005386245) il rendimento è salito a 0.42%, il massimo da luglio ed in rialzo dal minimo di settembre a 0.26%. Sul Btp 10y 1.35% aprile 2030 (Isin IT0005383309) il rendimento dell’asta è salito a 1.06% rispetto allo 0.88% di fine settembre. Con l’agenzia S&P che ha confermato tripla B all’Italia, ma con outlook che rimane negativo, il Bot a 6 mesi ha registrato il tutto esaurito, salgono sia la domanda che i rendimenti, seppur permanendo in territorio negativo, a -0.213% in lieve crescita rispetto al -0.224% del precedente collocamento.

I bond corporate sotto la lente

Ancora buona operatività sulla parte corporate, tra questi il Banco Sabadell completa il suo piano di finanziamento con l’emissione di un’obbligazione senior preferred da 500 milioni di euro. Il bond (Isin XS2076079594) ha una scadenza a 6 anni, il 7 novembre 2025, e la possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo al quinto anno. Nella fase di collocamento gli ordini hanno raggiunto 1.5 miliardi di euro, la guidance iniziale di rendimento è stata abbassata a 97 punti base sopra il tasso midswap rispetto ai 120 punti base iniziali. Il bond paga una cedola annua fissa pari a 0.625%, prezzo di emissione 99.467, taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating BBB.

Sull’automotive per le obbligazioni Daimler, forte interesse, con oltre 7.5 miliardi di euro di ordini, sulle tre tranche obbligazionarie principalmente per il taglio minimo di negoziazione di 1.000 euro che rende accessibile l’investimento anche ai piccoli risparmiatori e per il rinnovato interesse per i bond delle case automobilistiche. Nel dettaglio la casa tedesca ha collocato tre tranche di obbligazioni senior a tasso fisso in euro: 1.75 miliardi sulla scadenza 6 novembre 2023 (Isin DE000A2RY9ZT1) con un rendimento di 60 punti base sul tasso mid-swap, 1.25 miliardi sulla scadenza 6 maggio 2027 (DE000A2R9ZU9) con un rendimento di 80punti base sul tasso mid.-swap e 1 miliardo sulla scadenza 6 novembre 2031 (DE000A2YPUF9) con un rendimento di 105 punti base sul tasso mid-swap. Rating delle obbligazioni A2/A-. La tranche a 4 anni ha una cedola fissa dello 0.25% ed ha un prezzo di emissione di 99.714; la tranche a 7.5 anni ha una cedola pari a 0.625% e prezzo di emissione di 99.353 e la tranche a 12 anni ha una cedola fissa dell’1.125% e prezzo di emissione di 98.824. Rating delle obbligazioni A2/A.

La tedesca Berlin Hyp AG ha fatto il suo debutto sul mercato primario con un green bond. Nel dettaglio ha collocato 500 milioni di euro con un’obbligazione green con cedola fissa dello 0.50% e scadenza il 5 novembre 2029. Il titolo (DEBHY0GA7) è stato collocato al prezzo di 99.157 offrendo un rendimento a scadenza dello 0.587%. Rating A+ e lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila.

La utility tedesca E.ON ha emesso 500 milioni di euro a 12 anni con rendimento fissato a ms+62 per una cedola fissata allo 0.625%. Rating del titolo Baa2/BBB, richieste sui book dei lead manager che hanno superato i 2.6 miliardi per l’appetibilità del titolo con taglio minimo da mille euro con multipli di mille, indirizzato quindi anche al retail, Isin XS2077546682.

Banca IMI ha emesso nuove obbligazioni in dollari; si tratta di due bond: il primo ha durata 7 anni e scade il 23 ottobre 2026 (Isin XS2066560421), con cedola crescenti lungo il periodo dell’investimento, pari al 2.30% per i primi due anni, al 2.60% per il terzo e quarto anno, al 2.90% per il quinto e sesto anno e al 3.20% per il settimo. Il secondo ha durata 4 anni, scade il 23 ottobre 2023 e offre cedole annuali fisse al 2.30% (XS2066559928).

RCI Banque ha dato mandato a quattro banche di organizzare una serie di incontri con gli investitori a partire dal 4 novembre, l’obiettivo è quello di emettere una nuova obbligazione subordinata 10.25NC5.25 Tier2 in euro, rating Ba1/BB.

Per la catena di distribuzione francese Casino, sotto il marchio della controllata Quatrim SAS, inizierà nella prossima settimana un road show per un titolo da 750 milioni con scadenza a quattro anni e call dal secondo.

 

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