Settimana “tranquilla”?

A cura di David Jones, Chief Strategist, Capital.com
Questa settimana si prevede sia abbastanza tranquilla per quanto riguarda i principali annunci sui mercati finanziari: l’attenzione sarà concentrata principalmente sulle banche centrali e sulla discussione in corso su quando saranno avviati i prossimi aumenti dei tassi d’interesse. Mercoledì 22 agosto, in serata, si potrà accedere ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve riguardo ai tassi negli Stati Uniti. Ma giovedì è probabile che vi sia più seguito, visto che la Banca Centrale Europea pubblicherà il proprio verbale. Al momento è ampiamente previsto che il prossimo cambiamento dei tassi di interesse nell’Eurozona non arriverà fino alla prossima estate – qualsiasi accenno al fatto che la banca stia eventualmente rivedendo il proprio punto di vista potrebbe contribuire a fornire almeno un po’ di sostegno a un euro debole, che la scorsa settimana ha raggiunto i suoi peggiori livelli contro il dollaro USA, negli ultimi 13 mesi.
La settimana in corso è però stata una settimana storica per i mercati azionari. Mercoledì, supponendo che nel frattempo non accada un improbabile mega-incidente, il mercato azionario statunitense potrà celebrare la ‘corsa di tori’ più lunga della sua storia. Il 22 agosto la ripresa (e molto di più) dai minimi della crisi post-finanziaria del marzo 2009 sarà di 3.453 giorni, eclissando il rally del mercato degli Anni ’90 che si concluse con lo scoppio della prima bolla tecnologica. Il maggiore indice azionario statunitense, S&P500, sembra certamente iniziare la settimana in condizioni di ottima salute. Attualmente è scambiato a meno dell’uno per cento rispetto ai massimi storici di gennaio di quest’anno, a quota 2873. In poco più di nove anni, questo mercato è salito di oltre il 300% rispetto ai minimi del marzo 2009, in cui si era attestato a quota 665.
Nonostante lo sfondo delle guerre commerciali e alcune preoccupazioni sul fatto che la forza nel settore tecnologico sia forse, ancora una volta, eccessivamente sovrastimata, l’appetito degli investitori si mantiene elevato. Quest’anno non è stato senza incidenti per i mercati azionari: ad esempio, nel mese di febbraio, si è assistito a una forti vendite. Ma, ancora una volta, questa circostanza fu colta come un’opportunità di acquisto a basso prezzo per gli investitori: non sorprendetevi, quindi, se nuovi massimi storici potranno essere registrati dai mercati azionari, già a partire dalle prossime settimane.

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