Simion (Zest): “Azionario trainato ancora da tecnologia e investimenti green”

“Nel contesto attuale, continuiamo a preferire l’investimento nell’azionario. A causa del basso rendimento dei titoli governativi, il premio per il rischio azionario, ovvero l’extra rendimento azionario atteso dal mercato rispetto al rendimento di attività prive di rischio, rimane a nostro avviso favorevole all’investimento in azioni”. È l’analisi di Marco Simion, gestore del fondo Zest Global Opportunities. Che prosegue: “Anche investendo in titoli governativi Usa, per ottenere un minimo rendimento bisognerebbe allungare di molto la duration media di portafoglio. Se guardiamo infine al rendimento reale, esso per tutte le scadenze è prossimo allo zero, pur in presenza di un’inflazione di fatto assente”.

Il Covid-19 ha provocato gravi interruzioni dell’attività economica in tutto il mondo e le contrazioni del secondo trimestre sono state le maggiori flessioni economiche mai registrate. I tassi ufficiali del G20 sono diminuiti in modo significativo, mentre le principali banche centrali hanno riavviato i programmi di acquisto di attività. Questa situazione eccezionale ha fatto sì che le condizioni finanziarie si siano notevolmente allentate dall’inizio della pandemia. Il peggio del rallentamento globale potrebbe comunque essere alle nostre spalle, poiché il sostegno politico sta iniziando a filtrare verso le economie reali, oltre a sostenere i mercati finanziari. I nuovi ordini negli Usa hanno addirittura superato la situazione pre-pandemica.

Un ritorno sostenuto all’obiettivo dell’inflazione al 2% della Fed richiederà del tempo, anche con lo stimolo fiscale e monetario fornito fino a oggi. Questo fa ipotizzare, ad alcuni, che dopo le significative contrazioni del secondo trimestre nelle economie del G10, si possano prevedere forti rimbalzi nel terzo trimestre e una crescita tendenziale superiore nel quarto trimestre e che la ripresa persista fino al 2021. A luglio Goldman Sachs, che inizialmente era stata molto negativa, aveva dovuto rialzare le stime sugli utili dell’S&P 500, portando il target price sull’indice S&P 500 a 3.600 per fine 2020 e a 3.800 per l’estate del 2021. Osservando l’S&P 500, malgrado il pensiero comune, il rialzo non è stato una cosa per pochi, dal momento che ha interessato la maggior parte delle azioni dell’indice.

“In questo contesto, continuiamo a preferire l’investimento nell’azionario. Dopo la riduzione del peso in azioni attuata a inizio settembre, il fondo ha ripesato le società a più forte potenziale di crescita, portandone il peso al 62% e investendo su indici Usa e europei, come FAANG, S&P, Dax, Eurostox 50, settore auto”, sottolinea Simion. “A mantenere la leadership a livello settoriale in portafoglio è la tecnologia, con una quota superiore al 30%. Seguono gli industriali e i beni di consumo non essenziali, entrambi poco sotto il 15%. Fra i trend innovativi su cui stiamo investendo, il green resta al primo posto con una quota del 14,6%, seguito dai FAANG, 5G e software per l’intelligenza artificiale. Alcuni titoli FAANG+ sono poi più pesati di altri, in particolare Apple, Amazon, Tesla, Nvidia e Facebook”.

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