Societe Generale, 22 nuovi recovery bonus cap su blue chip italiane

Societe Generale amplia la sua gamma di certificati a capitale condizionatamente protetto quotando – a partire dal 10 maggio 2018 sul SeDeX di Borsa Italiana – 22 nuovi Recovery Bonus Cap. I nuovi strumenti consentono un’esposizione ottimizzata ad alcune delle più scambiate blue chip del listino italiano: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Leonardo, Saipem, Mediaset, Telecom Italia, UBI Banca, Banco BPM, STMicroelectronics, Assicurazioni Generali, Enel, Eni e Mediobanca.
Marcello Chelli, Co-Head Public Distribution di Societe Generale in Italia, ha commentato: “La nuova emissione dei Recovery Bonus Cap amplia la gamma degli strumenti di SG che si rivolge agli investitori che vogliono trarre beneficio da una view non direzionale a 1 anno o a 18 mesi sulle blue chip sottostanti di questi prodotti. Questa nuova quotazione conferma la volontà di SG di andare costantemente incontro alle esigenze degli investitori, anche e soprattutto alla luce del contesto di mercato in cui essi si trovano a operare”.
I nuovi strumenti permettono di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate, ma presentano un prezzo di emissione inferiore a 100 Euro, da qui il nome “Recovery”, ed un importo massimo di liquidazione a scadenza pari a 100 Euro lordi.
Questi certificati prevedono a scadenza due possibili scenari di rimborso:

  • Nel caso in cui il valore di chiusura dell’azione sottostante sia sempre stato, durante la vita del certificato, superiore alla Barriera, viene corrisposto un importo lordo predefinito pari a 100 Euro che include il Bonus, compreso tra il 110,5% e il 124% del prezzo di emissione a seconda del prodotto. I Recovery Bonus Cap di SG, quindi, permettono di realizzare una performance positiva anche in caso di moderato ribasso dell’azione sottostante.
  • Qualora, invece, durante la vita del prodotto la Barriera venga raggiunta o superata al ribasso almeno una volta dal prezzo di chiusura dell’azione sottostante, a scadenza i Recovery Bonus Cap riconoscono all’investitore un importo di liquidazione pari al prezzo di emissione del certificato moltiplicato per il rapporto tra il prezzo finale dell’azione sottostante e il suo prezzo iniziale, con un rimborso massimo lordo pari a 100 euro.

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