S&P 500, pausa d’obbligo a quota 3.400. Lo conferma l’analisi del Vix

Fino a dove proseguirà il rialzo di Wall Street e degli altri principali listini azioni mondiali? Ovviamente, una risposta certa non si può dare. Di certo c’è però il fatto che mentre infatti a Wall Street l’indice S&P 500 continua ad allungare il passo, il cosiddetto indice della “paura”, il Vix, si avvicena al test di un importante supporto dinamico di breve/medio termine.

Uno scenario che, statisticamente, ha comportato inversioni (anche repentine) del principale indice azionario mondiale, riflettendo un altrettanto rapido aumento della volatilità (misurata, nel caso specifico del Vix, sulle opzioni legate allo stesso S&P500).

Nel dettaglio, l’S&P 500 dovrà presto fare i conti con la resistenza statica in area 3.400 punti, toccata o ridosso della quale il Vix si troverebbe a testare in zona 24,50 il suddetto livello di supporto. Una fase cruciale perchè potrebbe comportare allo stesso tempo un rialzo della volatilità (ovvero del Vix) e al contempo un corrispettivo ritracciamento (seppur forse di breve termine) dell’S&P 500.

Come comportarsi? Fissando anzitutto dei rigidi livelli di stop loss sulle proprie posizioni azionarie in portafoglio, evitando così di incappare nell’errore di lasciare correre le eventuali perdite. O, per i trader più esperti, adottare dei trailing stop (tipo di stop-loss che segue automaticamente i movimenti positivi dei mercati su cui si sta operando). Per alcuni potrà forse sembrare un avvertimento banale perchè già operano così abitualmente. Ma è bene ricordarlo, specie in questa particolare fase di incertezza.

Grafico di confronto tra l’indice S&P500 e l’indice della volatilità Vix

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