Spazio al rialzo ridotto a Piazza Affari. Nuovi cali in vista?

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com

L’indice Ftse Mib prosegue il suo recupero in direzione di area 24.000. Ritiene che i massimi dell’anno possano essere superati nel breve? Quali le sue previsioni per le prossime giornate?

Il massimo dell’anno è stato segnato dal Ftse Mib il 16 aprile scorso a 24.063 punti e a mio parere dai livelli attuali ci potrebbe essere un ulteriore allungo dei corsi, vista l’euforia del momento, che porterà a superare questa importante resistenza tecnica. Al di sopra dei 24.000 punti l’indice potrebbe spingersi verso i 24.150/24.200, raggiunti i quali però l’ipercomprato che si andrebbe a creare potrebbe favorire delle prese di profitto. Il Ftse Mib potrebbe quindi a tornare a scendere verso i 23.750 punti, senza escludere discese al di sotto dei 23.500 punti.

Non dimentichiamo che il mese di agosto è un po’ festivo con diversi operatori lontani dai mercati, e tenendo conto di ciò mi aspetto nelle prossime settimane una prima fase caratterizzata da ampie oscillazioni prima al rialzo e poi prese di beneficio. Successivamente prevedo un movimento in trading range intorno all’area dei 24.000 punti, fermo restando che la mia view è moderatamente rialzista ora.
In sintesi mi aspetto una fiammata poco sopra i 24.000 punti, cui dovrebbe seguire un ritracciamento fin verso area 23.500 e successivamente si dovrebbe assistere ad una fase di consolidamento laterale.

Nel settore bancario oggi Banca Popolare di Milano sta registrando la migliore performance, mentre resta più indietro Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Banca Popolare di Milano proprio oggi sul grafico giornaliero ha aperto un gap rialzista a quota 0,972 euro. Il titolo, vista la sufficientemente ampia distanza degli indicatori tecnici dalla zona di ipercomprato, potrebbe allungare ulteriormente il passo, oltrepassando la resistenza dinamica di medio e lungo termine che al momento transita in area 1,05 euro. Al superamento di questo livello Banca Popolare di Milano avrà un obiettivo in area 1,15/1,2 euro.

Non dimentichiamo che ogni qualvolta viene lasciato aperto un gap, questo di solito viene chiuso, per cui non è da escludere che nelle prossime settimane il titolo possa poi tornare a scendere, andando a colmare il gap di cui parlavamo prima in area 0,972 euro.
Il titolo è tecnicamente appetibile ma in ottica speculativa di breve termine.

Banca Popolare dell’Emilia Romagna sta disegnando dal punto di vista tecnico una classica figura chiamata “spinning top”. Quest’ultima in genere preannuncia statisticamente la fine di un rialzo e bisogna vedere ora se tale figura sarà confermata fino a fine seduta, ovvero se i corsi non supereranno 8,32 euro.
A parte questa figura il titolo è impostato al rialzo e in quest’oggi i prossimi obiettivi sarebbero a 8,47 e a 8,55 euro.
In sostanza lo spinning top rappresenta un campanello d’allarme che potrebbe anticipare una correzione con target a 8,1 e a 8 euro e in seguito in area 7,8 euro.

Tra i petroliferi quest’oggi si sta muovendo in salita, mentre resta indietro Tenaris. Quali strategie operative ci può fornire per questi due titoli nel breve?

ENI, nonostante la discesa delle quotazioni del petrolio, sta recuperando terreno e tra ieri e oggi ha generato un ulteriore segnale rialzista confermando in primis l’incrocio al rialzo della media mobile a 21 sedute a 16 euro, mentre in area 16,2 euro è andato a testare la media mobile a 50 giorni. Se il titolo riuscirà a scavalcare anche questo ostacolo, avremo un primo obiettivo a 16,63 euro, dove verrà chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 16 giugno. In seguito ENI potrebbe provare a superare i 17 euro, oltre i quali si spingerà verso i 17,5/17,6 euro, avendo cura di fissare uno stop loss all’eventuale ritorno dei corsi al di sotto di quota 15,63 euro.

Su Tenaris pesa un po’ il discorso relativo all’oledotto che passa dalla Turchia, mentre dal punto di vista tecnico il titolo ha testato il supporto statico di medio e lungo periodo in area 11,5 euro la scorsa settimana. Questo livello si è dimostrato un valido sostegno, ma i corsi stanno rallentando in corrispondenza della media mobile a 21 sedute che al momento passa per quota 12,03/12 euro.

Per ora Tenaris non riesce a superare questa media mobiel che funge da trendline discendente e ogni volta che il titolo l’ha testata da inizio maggio ha accusato una correzione. Se non sarà rapidamente superata quota 12 euro, i corsi potrebbero tornare in area 11,5 euro e in seguito in direzione degli 11 euro.

Ci sono altri titoli che sta seguendo con interesse in questa fase di mercato?

Vorrei segnalare Piaggio per due motivi: il gruppo ha ottenuto a Milano la commessa di scooter sharing e ha venduto 150 MP3 e ne venderà altri in futuro al servizio Enjoy. Il secondo motivo è da ricondurre ai dati relativi alle immatricolazioni dei veicoli a due ruote in Europa che hanno superato le attese per Piaggio.
Dal punto di vista tecnico il titolo ha oltrepassato in area 3 euro la trendline discendente di breve termine e ha iniziato ad allungare il passo con un movimento che potrebbe riportare i corsi i massimi dell’11 giugno scorso a 3,18 euro, oltre cui si guarderà all’area dei 3,25/3,3 euro.
A chi volesse acquistare Piaggio suggerisco di posizionare uno stop loss alla violazione di quota 3 euro.

 

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