Stallo su Brexit e prese di beneficio sull’azionario Usa. Oro sotto pressione?

A cura di David Jones, Chief Strategist,Capital.com

Per quanto riguarda i mercati europei, ancora una volta gli occhi sono puntati sulla Brexit, dopo la bocciatura della Camera dei Comuni e dato che nei prossimi giorni nel parlamento britannico sono previste almeno altre due votazioni su questo argomento. Le negoziazioni fra Europa e Gran Bretagna sembrano essere in una situazione di stallo, e questo a meno di tre settimane dalla data in cui la Brexit dovrebbe entrare in vigore. Finora il 2019 ha dimostrato che ad ogni presunta posticipazione della Brexit, la sterlina cresce. Quella corrente è una settimana di allerta per i trader di valute, per via della forte volatilità dovuta alla macchina politica che, si spera, giungerà prima o poi ad una soluzione.

Lasciando da parte Brexit, i mercati azionari potrebbero rendere questa settimana molto interessante. La maggior parte della scorsa settimana ha visto i maggiori mercati azionari sotto pressione, e i mercati statunitensi hanno subito la loro perdita peggiore dall’inizio dell’anno. Non vi è nulla di sorprendente: dai risultati negativi di dicembre i mercati azionari hanno visto una ripresa quasi verticale per quasi tutto il 2019, quindi una sorta di presa di beneficio era necessaria da tempo. Questa settimana sarà interessante scoprire se gli acquirenti torneranno nonostante questo lieve cambiamento e se spingeranno i principali indici mondiali verso nuovi picchi per l’anno in corso.

Gli altri mercati, in un certo senso, sono più quieti. Il prezzo del petrolio nelle ultime settimane non si è mosso granché, ed è rimasto comunque sotto i $60. Come sappiamo, anche questo mercato ha visto una vigorosa ripresa rispetto alla fine del 2018. I trader potrebbero avere la sensazione che, dopo una crescita del 30% da dicembre ad oggi, sia alle porte un’inversione di marcia, ma per ora non è ancora successo. Nonostante la ripresa del dollaro americano avvenuta nelle ultime settimane, anche l’oro ha attraversato un momento di pressione tornando sotto i $1300. Se i mercati azionari continuano a vivere questo momento di benessere, c’è il rischio che questa situazione faccia cambiare idea ai trader sull’assetto positivo (‘safe heaven’) dell’oro e aggiunga un po’ di pressione al ribasso.

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