StM piace a Equita, ma Goldman Sachs avverte: troppo cara

Avvio di giornata prudente per Stmicroelectronics, che dopo un’ora di lavoro resta poco distante dai livelli di ieri oscillando tra 24,75 e 25 euro per azione, con oltre un milione di titoli passati di mano. Sul produttore italo-francese di semiconduttori stanno tuttavia arrivando giudizi contrastanti da parte dei broker dopo il roadshow “virtuale” condotto dal top management, da cui è emerso una guidance 2020 di fatturato tra 8,8 miliardi di dollari (-8% sul 2019) e 9,5 miliardi (-1%), un Ebit margin tra il 5% e il 10% che secondo le stime di Equita Sim implica un utile per azione tra 40 e 90 centesimi di dollaro (il consensus parla di 72 centesimi di dollaro per azione), con valori medi leggermente superiori alle attese correnti del mercato.

Stm ha anche confermato i target al 2022, ovvero una crescita dei ricavi a 12 miliardi di dollari, con un gross margin tra il 40% e il 41%, un edjusted Ebit tra 2,04 e 2,28 miliardi e un adjusted Ebit margin tra il 17% e il 19%. Anche in questo caso il punto medio è leggermente superiore alle attuali stime di consenso. Quanto basta a Equita Sim per ribadire il rating “hold” sul titolo e portare il target price a 23 euro per azione (con un P/E di 9 volte rispetto alle attese per il 2021), ipotizzando un Cagr delle vendite 2020-25 del 7,7% (leggermente migliore del 7,4% previsto finora) “per incorporare l’opportunità med-tech e maggiore share con Huawei” di cui parla il Nikkei Asian Review secondo cui il gruppo cinese (già tra i primi 10 clienti del gruppo) intende ridurre la dipendenza dai fornitori americani.

In Cina infatti dopo la fine del lockdown la ripresa sta assumendo un andamento a “V”, con le vendite di auto ad aprile stabili su base annua (dopo essersi dimezzate nel primo trimestre rispetto al primo trimestre 2019) e consumi che sono tornati a salire su base annua. Quanto ai singoli mercati di sbocco il mercato degli smartphone è previsto in calo nel 2020 fra il 10% ed il 15% a 12,-1,4 miliardi di unità (di cui 200 milioni già 5G), ma Stmicroelectronics prevede che la divisione Ams registrerà una leggera crescita grazie ai nuovi programmi per i clienti e da una solida domanda di tablet, wearables, gaming console ed accessori.

Il giudizio degli analisti su Stm

La produzione auto globale dovrebbe a sua volta calare nel 2020 fra -15% e -25% “e questo sarà il maggiore detrattore alla crescita di gruppo” notano gli uomini di Equita Sim, anche se resteranno aree di crescita in prodotti come adas e xEV. Il più promettente mercato finale è rappresentato dal med-tech, dove il know-how di Stmicroelectronics nei sensori piezoelettrici “potrebbe essere utilizzato per produrre apparecchiature diagnostiche su larga scala” secondo gli analisti. Positivi per quanto riguarda le prospettive industriali ma molto più prudenti circa l’andamento del titolo in borsa sono invece gli uomini di Goldman Sachs, che hanno tagliato il giudizio da “hold” a “sell”.

A loro parere infatti anche se Stmicroelectronics resta un “leader nel silicon carbide, con i flussi di ricavi relativi ai veicoli elettrici che dovrebbero crescere rapidamente nel medio termine”, il rischio/rendimento di breve termine non appare favorevole, almeno rispetto al target price di 18 euro, che viene ribadito, anche perché la nuova stima di Goldman Sachs sull’Ebit 2020 “è del 15% al di sotto del punto intermedio della guidance” appena fornita dal top management del gruppo italo-francese.

Dopo un rialzo di oltre il 16% nelle ultime 5 sedute, Stmicroelectronics pur rimanendo in trend fortemente positivo a brevissimo e breve termine potrebbe in effetti aver bisogno di rifiatare in borsa, visto che lo stocastico è già in ipercomprato e l’indicatore di forza relativa (Rsi), nella parte superiore della sua area di oscillazione, sfiora a sua volta l’ipercomprato. A sostegno dell’ipotesi che anche dopo un eventuale storno il titolo possa continuare a salire è il fatto che le quotazioni restano ben al di sopra sia della media mobile veloce a 7 giorni (che oscilla in area 23,47 euro), sia di quella più lenta a 14 giorni (sui 22,27 euro).

In caso di prese di profitto oggi i primi supporti sono dati proprio dalla media mobile veloce; in caso si rottura si passerebbe poi a 22,88 euro e ancora più in giù attorno ai 22,30-22,32 euro dove sta per arrivare la media mobile più lenta. Al rialzo, primi test in caso di superamento deciso dei 25 euro per azione sono invece individuati sui 25,65 e poi a 26,05-26,10 euro, livello che costituisce il target dell’attuale strategia rialzista sul titolo.

Stmicroelectronics a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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