SURE bond, un nuovo rifugio per gli investitori?

L’Unione Europea ha lanciato la prima tranche della nuova emissione destinata a finanziare il programma SURE, a un prezzo attraente rispetto alle emissioni governative già in circolazione. Pur avendo un rating sul credito superiore, il bond offre un rendimento superiore a quello delle obbligazioni sovrane francesi con la stessa scadenza. Ecco di seguito la view di Jon Day, global bond portfolio manager, di Newton IM (società di BNY Mellon Investment Management).

La ragione di un prezzo così attraente è semplice: l’UE ha voluto assicurarsi una buona accoglienza per l’emissione, sapendo che molte altre sono destinate a seguirla. L’obiettivo attuale, infatti, è diventare il terzo più grande emittente dell’Eurozona nell’arco di un periodo di tempo piuttosto breve. L’offerta costante significa che le obbligazioni resteranno relativamente a buon mercato rispetto alle controparti governative; inoltre, il fatto che si tratti di titoli sovranazionali e non nazionali, implica che i benchmark dei titoli di Stato non includeranno i bond UE, riducendo la domanda da parte degli investitori vincolati agli indici.

I SURE bond rimarranno un investimento di alta qualità e non incluso nei benchmark, attraente per tutti i portafogli che includono titoli sovrani e che sono alla ricerca di qualsiasi opportunità di rendimento. Il programma è alle fondamenta degli sforzi per la ripresa economica dell’UE, e non sarà permesso che fallisca.

Guardando ai titoli di Stato italiani, i rendimenti continuano a diminuire grazie al supporto dell’UE e della BCE. Man mano che diminuiscono i rischi collegati al credito e ai rifinanziamenti, il rendimento extra è ancora più attraente per gli investitori europei soggetti a tassi di liquidità che resteranno negativi per anni.

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