Svizzera, Pil in calo dello 0,2%

Si è fermata la fase di crescita dell’economia svizzera: secondo quanto riportato dal sito web della Rsi, nel terzo trimestre il prodotto interno lordo (PIL) è calato dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti, mettendo fine a una progressione che durava da un anno e mezzo.

La Segreteria di stato dell’economia (SECO) parla di “crescita bruscamente interrotta“. Il -0,2% segue il +0,7% del secondo trimestre e il +0,9% dei primi tre mesi dell’anno. Gli ultimi due trimestri del 2017 si erano chiusi con incrementi rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%.

Calcolando su base annua, il prodotto interno lordo – cioè l’insieme del valore monetario di tutte le merci e i servizi prodotti – è continuato a salire, per un valore pari al 2,4%. Secondo la Seco comunque anche in Svizzera nel terzo trimestre si constata un netto raffreddamento della congiuntura, analogamente a quanto avvenuto in atri Paesi europei, in particolare in Germania (PIL -0,2%).

Al risultato elvetico hanno contribuito sia il comparto industriale che quello terziario. Nell’industria manifatturiera la creazione del valore aggiunto è leggermente scesa (-0,6%): dopo il forte dinamismo osservato in passato questo equivale a una normalizzazione ad alto livello, commentano gli esperti della Confederazione. Nel commercio la creazione di valore ha registrato un netto calo (-1,0%) sia per il comparto al dettaglio che per quello all’ingrosso, dopo un trimestre precedente già negativo. Il settore finanziario ha segnato una diminuzione: la ripresa che si protraeva da alcuni trimestri è stata interrotta (-1,1%).

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