Tassi conto deposito: tutto quello che c’è da sapere

Quando si parla di conto deposito ci si riferisce a un rapporto bancario a basso rischio, trasparente e sicuro. Un conto deposito è una sorta di salvadanaio nel quale è possibile riporre liquidità, cercando di ottenere dei rendimenti che siano maggiori rispetto a quelli (di norma nulli) che è possibile ottenere attraverso l’apertura di un qualsiasi conto corrente ordinario.

Quali sono quindi i tassi dei conti deposito più convenienti oggi?

In questa breve guida spiegheremo quindi la differenza tra tasso lordo e tasso netto, parleremo delle spese legate alla gestione dei conti deposito e approfondiremo la differenza esistente tra conti deposito vincolati o liberi.

Dal tasso lordo al tasso netto

La prima cosa che bisogna chiarire quando si parla di tassi sui conti deposito è, evidentemente, capire se si sta parlando di un tasso netto o di un tasso lordo. Nella maggior parte dei casi, le pubblicità che citano il tasso di un conto deposito come punto di forza faranno riferimento al suo tasso lordo che, per intenderci, non è quello che verrà effettivamente accreditato alla fine del rapporto, bensì quello che contiene anche le ritenute fiscali, ovvero le tasse sui guadagni da pagare allo Stato.

Attualmente le ritenute fiscali sugli interessi generati su un conto deposito ammontano al 26%. Questo significa, in termini estremamente esemplificativi, che se il conto deposito viene promosso con un tasso di interesse dell’1% lordo, il suo tasso netto sarà dello 0,74%.

Attenzione alle spese

Una volta chiarito quanto sopra, bisogna anche tenere in considerazione che il tasso di interesse non è l’unico parametro che permette di valutare la bontà o meno di un conto deposito.

In alcuni casi, ci si potrebbe trovare di fronte ad un conto deposito con un tasso maggiore rispetto a un altro, ma che – di contro – presenta delle spese di apertura, di gestione o di chiusura della posizione che invece l’alternativa a tasso più basso non rileva.

Dunque, è importante fare attenzione e ponderare con particolare consapevolezza ogni elemento delle condizioni contrattuali del conto deposito, evitando di sottovalutare le spese e i costi ad esso correlate.

Tasso su depositi liberi o vincolati

L’ultimo elemento da valutare prima dell’apertura di un conto deposito è connesso alla presenza dei vincoli. Qual è, infatti, la differenza tra un conto deposito libro e un conto deposito vincolato?

I tassi di interesse dei conti deposito “liberi”, ovvero dei conti deposito che non prevedono alcun limite o vincolo per la chiusura o per il prelievo delle somme dal loro rapporto, sono di per sé più bassi rispetto ai conti deposito “vincolati”. In questi casi le somme depositate non possono essere restituite prima della loro naturale scadenza salvo pagamento di una penale.

È quindi fondamentale valutare se ricevere un rendimento extra, con vincolo, o un rendimento più basso, ma con maggiore libertà di utilizzo delle somme depositate sul tuo conto deposito preferito!

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