Tassi fissi a 0,77%, ecco come il coronavirus sta incidendo sui mutui

L’incertezza dei mercati sta generando una maggiore richiesta di beni rifugio, incluso il Bund tedesco che, di conseguenza, offre oggi rendimenti inferiori. Come spesso avviene, anche l’indice Eurirs si adegua acuendo la flessione che già stava registrando e portando in basso i Taeg applicati ai mutui a tasso fisso, oggi scivolati fino allo 0,77%.

Per tradurre questi numeri in concretezza, un’analisi di Facile.it riporta alcune simulazioni.
Mutuo a tasso fisso, 126.000 euro al 70%, da restituire in 25 anni:
– miglior Taeg marzo 2020: 0,77% (era 1,24% a gennaio 2020);
– rata mensile: 455 euro (era 485 euro a gennaio 2020);
– risparmio mensile: 30 euro;
– totale interessi risparmiati: 9mila euro.

Il calo è ancor più significativo se si confrontano i tassi di marzo 2020 con quelli dello scorso anno (gennaio 2019). Questo significa che anche chi ha surrogato lo scorso anno potrebbe trovare grande convenienza nel surrogare il mutuo.

– Miglior TAEG marzo 2020: 0,77% (era 1,95% a gennaio 2019);
– rata mensile: 455 euro (era 529 euro a gennaio 2019);
– risparmio mensile: 74 euro;
– totale interessi risparmiati: 22.200 euro.
(Fonte: simulazioni Facile.it chiuse il 9 marzo 2020).

Attenzione, però: visto che dalla domanda alla stipula passa del tempo, potrebbe variare anche il valore Eurirs. Se possibile, è bene chiedere alla banca che “congeli” il livello di Eurirs al giorno di presentazione della domanda e non consideri, come spesso accade, quello attivo il giorno in cui viene approvata la situazione reddituale del richiedente o, anche, quello attivo il giorno dell’effettiva stipula.

Questi i dati aggiornati relativi all’andamento dell’Eurirs a 20 anni.

A inizio febbraio il valore era +0.32%, venerdì era +0.01%.

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