Titoli con fondamentali e valutazioni solide potranno beneficiare dalla ripresa del sentiment

“Durante le fasi di correzione dei mercati particolarmente importanti, la dispersione rimane solitamente bassa all’inizio, poiché il de-risking sistematico ha un impatto negativo su tutti i titoli, in modo indiscriminato. Questo è stato finora vero anche nel caso della correzione dovuta a Covid-19, motivo per cui la resilienza al ribasso di alcuni settori difensivi tradizionali (come le utilities) è stata inferiore rispetto ad altri periodi storici”. E’ l’opinione di Alexei Jourovski, Head of Equities di Unigestion.

Ci aspettiamo una maggiore dispersione nelle prossime settimane – continua Jourovski – poiché prevediamo che i titoli con fondamentali e livelli di valutazione più solidi beneficeranno – in ultima analisi – del miglioramento della fiducia degli investitori. Nelle attuali condizioni di mercato, riteniamo che la gestione del rischio, combinando analisi quantitativa e fondamentale, sia assolutamente essenziale”.

Da un punto di vista quantitativo, Unigestion si assicura che le proprie previsioni di volatilità e correlazione rimangano solide anche nel contesto attuale. In particolare, “il modello di rischio interno – spiega l’esperto di Unigestion – si basa su un periodo di analisi storica dinamico (dynamic look-back period, ndr) basato sull’attuale livello di volatilità implicita (indice Vix) per potersi adattare al meglio alle condizioni di mercato odierne. Nel contesto attuale, il periodo di analisi (look-back period, ndr) tende ad accorciarsi, il che pone maggiore enfasi sui fattori di rischio attuali”.

Aggiunge Jourovski: “Stiamo monitorando attentamente il nostro modello dei costi di transazione per assicurarci che rappresenti accuratamente la situazione attuale. Notiamo che gli spread più elevati e la minore profondità del mercato rendono il nostro modello più sensibile ai costi, il che si concretizza in una riduzione del turnover di portafoglio”.

Passando all’analisi fondamentale, conclude l’esperto, “ci concentriamo sull’individuazione di titoli con nuovi rischi emergenti esposti ai settori viaggi internazionali, petrolio, materiali di base, al consumo discrezionale e alla crescita. Ad esempio, abbiamo intrapreso azioni per ridurre l’esposizione ad alcuni dei titoli più esposti (Airport of Thailand, Krung Thai Bank). Un altro importante indicatore di rischio monitorato è l’evoluzione degli spread dei Credit Default Swap (Cds) dei paesi e dei titoli del portafoglio sottostante, in quanto forniscono un’indicazione della probabilità implicita di default”.

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