Towers Watson: cresce il numero di operazioni M&A e aumentano i deal di medie dimensioni

Secondo l’indagine Quarterly Deal Performance Monitor di Towers Watson gli acquirer dei deal di medie dimensioni (valore compreso tra 100 milioni and 1 miliardo di dollari) hanno raccolto i frutti dell’attività svolta nel terzo trimestre 2015, superando l’indice di 14 punti percentuali, rispetto ai 9 punti percentuali del trimestre precedente. Nello stesso periodo i deal di maggiori dimensioni (superiori a 1 miliardo di dollari) hanno invece superato l’indice di 7 punti percentuali.
La ricerca, realizzata in collaborazione con la Cass Business School, sottolinea inoltre una sovraperformance complessiva del mercato per affare-makers di 12pp sopra l’indice – proseguendo una tendenza dei risultati finanziari che dura da tre anni – quasi il doppio rispetto al trimestre precedente e il livello più elevato dal 2008, ossia dall’inizio delle rilevazioni dell’indagine di Towers Watson.
Edoardo Cesarini, Amministratore Delegato di Towers Watson Italia commenta: “I deal di medie dimensioni stanno sempre più aumentando, contribuendo ad ampliare il numero delle operazioni M&A concluse e le performance degli acquirer post deal confermano il valore finanziario di queste. Sempre più spesso non sono solo i “pezzi grossi” a fare operazioni, stiamo assistendo a un significativo aumento del valore finanziario di tutta la gamma di dimensioni dei deal”.
Secondo la ricerca nel trimestre i deal più lenti, il cui completamento ha richiesto 70 giorni o più, hanno realizzato una performance doppia (19 punti percentuali rispetto all’indice3) in confronto agli accordi più veloci (8 punti percentuali).
Edoardo Cesarini aggiunge: “Un numero storicamente alto di deal sono stati annunciati nel corso dell’anno ed è interessante notare che quelli che hanno richiesto un tempo maggiore di completamento hanno performato meglio dimostrando che calma e costanza portano poi a risultati soddisfacenti”. La ricerca inoltra evidenzia le performance nel terzo trimestre degli acquirer dei settori farmaceutico e industriale con performance rispettivamente di 18 e 14 punti percentuali sopra l’indice. Dal punto di vista geografico l’area Asia-Pacifico, con una performance di 38,7 punti percentuali sopra il loro indice regionale, è stata di nuovo la migliore in termini di performance rispetto a Nord America ed Europa.
Tuttavia, il Nord America ha completato il maggior numero di operazioni (111), seguita da Asia-Pacifico (51) offerte ed Europa (24). Edoardo Cesarini conclude: “Il numero dei deal completati, che è iniziata lo scorso anno in questo periodo con il trimester migliore dal 2008, continua senza soste ed è stata accompagnata da rendimenti finanziari importanti per gli acquirenti.
Ci troviamo davvero nel pieno di un’ondata di fusioni. Mentre molte operazioni creano valore aggiunto, gli acquirenti devono prestare attenzione alle operazioni “me-too” e “just geti t done”. Questo potrebbe essere l’anno in cui molti operatori potrebbero restare scottati e da qui alla fine dell’anno potremmo avere un nuovo benchmark da tenere in considerazione quando facciamo le nostre analisi”.

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