Trading online, il Covid rilancia l’interesse durante il lockdown

Datrix, gruppo di tech company che sviluppa tecnologie e soluzioni software proprietarie di Augmented Analytics, ha pubblicato uno studio elaborato dalla propria controllata ByTek su come si sta evolvendo l’interesse per il trading online in Italia e negli Usa in seguito all’emergenza Covid-19. Lo studio ha l’obiettivo di capire in che modo la pandemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno impattato sull’interesse per il trading online, e come si sia modificata nel tempo l’attenzione degli utenti per le piattaforme di trading e i diversi strumenti di investimento. Per fare ciò, la società ha svolto un’analisi avanzata delle ricerche svolte su Google dagli utenti sull’argomento del trading online.

L’analisi è stata condotta da ByTek valutando la dinamica dei volumi di ricerca su Google di argomenti correlati al trading online partendo dalle seguenti keyword: opzioni binarie, forex, cfd, investire in azioni futures e dai nomi di alcuni dei broker forex più diffusi (eToro, Plus500, SwissQuote, Cityindex, Pepperstone per l’Italia; Forex.com, IG, Meta Trader 4 e Td Ameritrade Forex per gli Stati Uniti). Queste keyword iniziali sono poi state espanse attraverso le ricerche correlate di Google e per ogni nuova query di ricerca trovata sono stati misurati i volumi di ricerca mensili per il periodo febbraio 2019-ottobre 2020.

Dalla ricerca emerge l’incremento di interesse riscontrato online verso le keyword iniziali durante il primo lockdown, quando le ricerche medie mensili sono passate da poco meno di 1,5 milioni a oltre 3,6 milioni. Dopo il lockdown le ricerche legate alle keyword sono diminuite mantenendo comunque un livello di interesse molto superiore a quello registrato nel 2019. Considerando il periodo di osservazione da febbraio 2019 a ottobre 2020, gli argomenti più cercati tra quelli analizzati sono stati i futures (quasi 1 milione di ricerche medie mensili), gli investimenti in azioni e i broker forex.

In termini di crescita la ricerca mostra come tutti gli argomenti analizzati hanno subito un forte incremento dell’interesse online tra marzo e aprile che poi è repentinamente diminuito nei mesi successivi. Fa eccezione l’argomento “forex” che, pur sperimentando una crescita molto più contenuta rispetto agli altri argomenti analizzati, sta conservando un trend positivo anche nei mesi successivi ad aprile.

Secondo l’analisi, tra i broker forex/piattaforme di investimento quelle più ricercate in termini di volumi medi mensili e che hanno avuto le crescite più marcate durante il periodo analizzato sono state eToro e Plus500. Per quanto riguarda la tipologia di ricerche effettuate sul web in generale si osservano molte query per ottenere informazioni di carattere generale sul mondo del trading online e in particolare su come iniziare a investire, su cosa investire, su cosa sono e come funzionano i vari strumenti finanziari o le piattaforme di investimento, etc. L’interesse per queste ricerche risulta essere cresciuto molto nei mesi iniziali dell’emergenza Covid-19 e in modo particolare ad aprile 2020 quando si registrano quasi 20 mila ricerche. Le query più cercate sono legate a domande su come e in cosa investire e domande ancora più generiche sugli investimenti.

In particolare, le query di ricerca che sono cresciute di più durante periodo analizzato si sono concentrate sul prezzo del petrolio e sui future del petrolio che sono passate da appena 250 ricerche mensili a marzo 2019 a quasi 17mila a marzo 2020. Inoltre, nei mesi di settembre-ottobre 2020 si è registrato un notevole aumento dell’interesse per il trading online legato al forex.

La ricerca procede poi con un’analisi delle query sul trading online effettuate negli Stati Uniti, dove si assiste a un incremento delle ricerche legate alle keyword analizzate. A differenza di quanto successo in Italia, negli Usa l’aumento è concentrato solo nel mese di aprile 2020 e non nei mesi marzo e aprile. In generale possiamo osservare che si passa da quasi 8 milioni di ricerche nel marzo 2019 a quasi 61 milioni di ricerche nel marzo 2020. Anche negli Usa, così come visto per l’Italia, dopo aprile 2020 l’interesse verso gli argomenti analizzati diminuisce sensibilmente e si assesta su valori comunque superiori a quelli dell’anno precedente. Per quanto riguarda le piattaforme Td Ameritrade Forex è risultata essere la più ricercata in termini di volumi medi mensili mentre MetaTrader 4 è quella che ha subito la crescita più marcata a partire da febbraio 2020.

Il report completo è scaricabile a questo link.

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