Tre strategie per ridurre i rischi dell’obbligazionario europeo

La tendenza al ribasso dei rendimenti derivanti da investimenti in titoli di Stato della zona euro è dovuta alla necessità di prolungare la scadenza a 7-10 anni per riuscire a ottenere almeno un rendimento positivo in molti paesi di questa regione. Oggi, insomma, chi investe nei titoli obbligazionari a reddito fisso della zona euro deve correre più rischi per realizzare meno utili. Questo non può essere un compromesso favorevole. Che fare quindi? Ce lo spiega Chris Gannatti, Head of Research per WisdomTree in Europa

La situazione dei tassi nella zona euro

Il problema di fondo dell’Eurozona è la crescita. La Germania, locomotiva d’Europa, ha evitato a stento una recessione tecnica, definita da due trimestri consecutivi di crescita negativa del PIL; l’Italia, è in recessione tecnica per gli stessi motivi. Le statistiche regionali relative all’Indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers Index – PMI) mostrano una tendenza al ribasso e in alcuni mercati i livelli riscontrati sono indicativi della contrazione economica.

Se è vero che i tassi di interesse dei titoli con scadenza a 10 anni riflettano le aspettative in materia di crescita e inflazione future, con prospettive di crescita così deboli, non c’è da stupirsi dei bassi tassi di interesse attualmente in vigore.

Possibili provvedimenti da adottare nell’ambito dei titoli a reddito fisso

In totale mancanza di misure fiscali, le strade percorribili da parte degli investitori sono tre:

  • Aumentare la durata: tendenzialmente le attività a più lunga scadenza si confermano più redditizie delle attività a scadenza breve; ne consegue che, per ottenere un maggior profitto, occorre scegliere durate sempre maggiori lungo lo spettro delle scadenze. Se il tasso di interesse aumenta, ciò comporta il rischio di un impatto negativo più grave sul rendimento complessivo.
  • Ridurre la qualità del credito: ancora oggi il credito corporate di qualità inferiore è più redditizio del credito pubblico di qualità più elevata. Gli investitori cui è offerta questa possibilità potrebbero trarre vantaggio da questa soluzione, compensando il rischio maggiore assunto con un profitto attualmente più elevato.
  • Puntare su titoli esteri: gli investitori in grado di farlo ci hanno comunicato di aver preso in considerazione titoli fuori dalla zona euro, come i titoli di Stato dei mercati emergenti. Quest’area comporta rischi specifici (come l’andamento della valuta), ma attualmente offre rendimenti piuttosto alti.

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