Una questione di resistenza economica

A cura di Deutsche Bank

I rischi geopolitici ed i rischi politici in generale non sono certo svaniti, ma l’economia globale continua a dimostrare solidità. Gli ultimi dati economici mostrano un aumento della crescita economica negli Stati Uniti e della fiducia dei consumatori in Europa.

Negli Stati Uniti la solidità dell’economia si rispecchia nel rialzo della stima per la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel secondo trimestre dal 2,7% al 3%, la prima volta da nove trimestri che la crescita raggiunge questo livello. Sono in aumento anche i prezzi immobiliari, che hanno raggiunto il livello più alto da aprile 2007, spinti dalla scarsità dell’offerta. Dato che i prezzi immobiliari incrementano la ricchezza della popolazione, ciò dovrebbe sostenere la spesa al consumo. I consumatori dovrebbero inoltre essere rassicurati dalla creazione di 156mila posti di lavoro ad agosto e dal fatto che la discoccupazione è calata al livello dell’anno 2001. Sono in fase di ripresa anche gli investimenti in capitale, che nel secondo trimestre sono incrementati del 6,9% trimestre su trimestre su base annualizzata, il miglior risultato da 11 trimestri. L’indice “ISM” dei responsabili agli acquisti nel settore secondario conferma il quadro economico positivo, trovandosi in territorio d’espansione per 16 degli scorsi 17 mesi. Per quanto riguarda la sciagura dell’uragano Harvey, è troppo presto per valutarne l’impatto economico.

Anche in Europa non si fatica a trovare prove della solidità dell’economia, anche qui con il consumatore al centro della ripresa. L’ultimo sondaggio da parte dell’istituto GfK sulla fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia e dei soli consumatori in Germania ha superato le aspettative. La spesa al consumo in Francia a luglio è incrementata dello 0,7%, e gli indici di sentimento economico per l’Eurozona pubblicati il 30 agosto sono leggermente saliti. In Italia il PIL nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,4% trimestre su trimestre ed in Francia dello 0,5%. I dati economici solidi rappresentano uno dei motivi per l’apprezzamento dell’Euro rispetto al Dollaro (USD) ed alla Sterlina (GBP). In Gran Bretagna la solidità economica è invece incerta per via del rallentamento recente, dell’inflazione e delle incertezze legate alla Brexit.

In Giappone l’inflazione resta ostinatamente bassa e non sembra aumentare neanche in caso di ripresa economica. Neppure l’aumento dei posti di lavoro ed il tasso bassissimo di disoccupazione riescono a stimolare le spesa al consumo. Di conseguenza, il governatore della banca centrale giapponese (Bank of Japan), ha ripetuto che la politica monetaria resterà estremamente stimolante.

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