Unicredit, ecco chi è Andrea Orcel, scelto per la successione a Mustier

Sarà Andrea Orcel, ex capo dell’investment banking di Ubs, il nuovo amministratore delegato di Unicredit. “Fonti vicine alla situazione” riferiscono che il nome del banchiere romano sarà indicato oggi dal Cda di Piazza Gae Aulenti come sostituto di Jean Pierre Mustier, che lascerà ad aprile alla scadenza del suo mandato. Il titolo Unicredit guadagna in mattinata circa il 4,5% sulla scia della notizia.

Secondo Repubblica, Orcel potrebbe essere cooptato in Cda subito dopo l’approvazione dei conti il 10 febbraio e sarà indicato come Ceo nella futura lista del nuovo board che sarà nominato nell’assemblea del 15 aprile. Stando ad alcuni rumors riportati dal Sole 24 Ore, il manager avrebbe concordato un compenso di 2 milioni di euro di salario fisso, anche se La Stampa riferisce che Orcel sarebbe disposto a lavorare a compenso ridotto il primo anno, in virtù della possibile transazione sulla causa con il Banco Santander.

Dopo avere lasciato l’investment banking di Ubs nel 2018, infatti, Orcel sarebbe dovuto andare alla guida della banca spagnola, ma un cambio di opinione nel Cda dello stesso istituto revocò la nomina: di qui la causa da 100 milioni di euro intentata da Orcel contro Santander. Tuttavia, secondo Breakingviews di Reuters, l’accordo con Unicredit potrebbe prevedere che, per assumere la carica di ad del gruppo bancario italiano, Orcel debba rinunciare all’azione legale.

Grande esperto di finanza internazionale, 57 anni, Orcel è noto soprattutto per aver condotto in porto molte operazioni di M&A nel settore bancario quando lavorava in Goldman Sachs e poi in Merrill Lynch, tra cui quella da 20 miliardi tra Unicredito e Credito Italiano che diede vita proprio a Unicredit. Fu lo stesso Orcel a pianificare per il Banco Santander la cessione da 9 miliardi di euro di Banca Antonveneta al Monte dei Paschi di Siena, oggi indicato come possibile obiettivio della stessa Unicredit. E’ stato inoltre l’artefice della nascita di Bbva, il secondo gruppo bancario spagnolo.

Il quadro tecnico di Unicredit

Dal punto di vista tecnico Unicredit sta provando a rimbalzare dopo test a quota 7,35 del supporto statico di breve termine. In quest’ottica sarà però essenziale la conferma dell’incrocio al rialzo della media mobile a 21 seduter, al momento passante per 7,80 e in seguito il superamento dell’analoga media a 50 giorni che trasita per 8,04 euro.

Oltre questi ostacolo i successivi target tecnici del titolo sono individuabili in prima battuta a quota 8,335 e in seguito a 8,64 euroi, dove a fine novembre era stato aperto un ampio gap ribassista.

Stop loss da posizionare a 7,35 euro.

Le raccomandazioni degli analisti

Per Intesa SanPaolo assegna a Unicredit un add con tagert price di 9,10 euro mentre Mediobanca giudica il titolo underperform con target di 8 euro. Ancora, per Banca Akros è neutral con fair value di 8,30 euro.

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