Usa: disoccupazione sale al 4,4% e non farm payrols peggiori del consensus

L’US Bureau of Labor Statistics ha comunicato che, nel mese di marzo, nei settori non agricoli, si è registrato un calo di 701 mila posti di lavoro, ben peggiore rispetto alle attese del consensus (-100mila). Il tasso di disoccupazione è salito al 4,4% dal 3,5% (consensus 3,8%).

Riviste largamente al ribasso le cifre dei mesi scorsi (-57 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di gennaio è stato rivisto a +214mila (da +273mila), quello di febbraio a +275k (da +273mila). A livello di gruppi è soprattutto la disoccupazione giovanile a salire dall’11% al 14,3%.

La disoccupazione delle donne si è attestata al 4,0%, bianchi (4,0%), afroamericani (6,7%), asiatici (4,1%), ispanici (6,0%).

Impatto sul mercato

Cifre molto negative quelle sul mondo del lavoro statunitense che non hanno però avuto un concreto impatto sull’andamento del dollari sui mercati valutari e anche sui future sugli indici di Wall Street. E’ da rimarcare che il dato sui non farm payrolls si riferisce al periodo conclusosi alla metà di marzo quando ancora negli Stati Uniti non erano state prese le misure più rigide di lockdown. Analizzando le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione il forte aumento lo abbiamo registrato nelle ultime due settimane dal 14 al 28 marzo. I dati, al netto dei fattori stagionali, hanno calcolato che quasi 10 milioni di cittadini statunitensi hanno richiesto i sussidi, i numeri non destagionalizzati ammontano a 8,7 milioni. Cifre ben diverse rispetto alle prime due settimane di marzo quando le richieste totali erano ammontate a circa 500 mila.

Riteniamo che il lieve impatto sia legato al fatto che i mercati stiano già scontando numeri negativi per i prossimi mesi. Sarà tuttavia rilevante capire quanto lunga sarà la crisi e come l’amministrazione Trump sarà flessibile nel lanciare nuove misure di sostegno al mondo del lavoro se il CARES Act dovesse rivelarsi non sufficiente.

Quali attese sul mondo del lavoro?

I numeri suggeriscono che nei prossimi mesi vedremo il tasso di disoccupazione salire notevolmente negli Stati Uniti anche ben sopra il 15%. Ancora è tuttavia difficile capire la durata della crisi del fronte occupazionale perchè è  legata alla permanenza dell’emergenza coronavirus. E’ possibile che la situazione possa peggiorare notevolmente nei prossimi mesi se l’amministrazione Trump non introdurrà nuove misure per salvaguardare i posti di lavoro.

A cura di Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia

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