Andamento consumi gas in forte ripresa in Italia a novembre con un +6,3% su base annua, spinti sia dalla domanda termoelettrica che dal settore industriale. Una notizia positiva per il settore utility, che contribuisce a un forte rimbalzo del prezzo dell’energia elettrica (raggiunti nuovi massimi in Italia con valori medi ai 50 euro per MWh e con picchi di 60-70 euro per MWh).
Tra i fattori che stanno sostenendo il rialzo dei prezzi elettrici, gli analisti di Equita rilevano:
- la maggiore domanda commodities con prezzi gas a +23% nell’ultimo mese (intorno ai 15-16 euro per metro cubo in Italia)
- il forte rialzo dei prezzi della CO2 (intorno ai 28-29 euro per tonnellata +25% negli ultimi mesi) anche sostenuto dai ritardi Europei nell`allocazione delle EUA per il prossimo anno che alimenta il corto di diritti;
- gli annunci della chiusura impianti coal in Germania con le aste per le riconversioni/chiusure già nel 2021; – il calo delle temperature che sostiene maggiore domanda.
Tra le società più esposte all’aumento dei prezzi energia secondo gli analisti della Sim milanese ci sono: Erg, A2A, Iren, Enel, Falck Renewable, Iniziative Bresciane, sia per le produzioni idroelettriche e wind/solar non incentivate, sia per la possibilità di fare hedging sul 2021-22 a prezzi favorevoli durante le ultime settimane dell’anno.