In base ai calcoli di Terna, la domanda di elettricità in Italia lo scorso ottobre era pari a 25,8 miliardi di kWh, in calo dello 0,5% su base annua (il dato è stato adeguato per tener conto di temperature ed effetti del calendario). L’88% della richiesta complessiva nazionale di elettricità è stata soddisfatta con la produzione domestica mentre il restante 12% attraverso il saldo commerciale con l’estero.
A novembre, in base alle stime di Equita, la produzione nazionale netta di energia elettrica è invece stata pari a 22,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 4% su base annua.
La produzione eolica è però cresciuta del 59% (portandola a un +7% su base annua), quella fotovoltaica dell’1% (in poco tempo mese a bassa stagione) mentre l’idroelettrico è stato sostanzialmente invariato e l’energia termica è diminuita dell’11%.
In base a questi dati (positivi per l’eolico) gli analisti di Equita segnalano effetti potenzialmente benefici sull’andamento di Falck Renewables ed Erg, che ha sofferto della carenza idrica nel sud Italia.