Volatilità da virus. I nuovi bond governativi e corporate sotto la lente

Purtroppo l’effetto Coronavirus è diventato il market mover principale delle ultime due settimane sui mercati e ci ha riportato a convivere con una volatilità esasperata che si riscontra sempre nei momenti di grandi tensioni, dove l’analisi tecnica ed economica, si mette da parte ed il trend è guidato dall’emotività del susseguirsi di notizie. Pertanto dovremo abituarci nelle prossime settimane a convivere con movimenti percentuali molto marcati, sia positivi che negativi sugli indici.

Guardando invece agli effetti generali, non si può non considerare la rapidità d’intervento della Fed, che con una decisione di emergenza presa all’unanimità, ha abbassato i tassi di mezzo punto al fine d’evitare il rallentamento economico americano in questa fase particolare che stiamo vivendo.

Durante la conferenza stampa, il presidente Powell ha detto che il virus pone rischi per le prospettive dell’economia. La decisione dell’istituto Usa, la prima del genere dai tempi dell’ultima crisi finanziaria, presa per proteggere l’economia dai rischi del Covid-19, alimenta le aspettative che anche le altre banche centrali, Bce in testa, possano seguirne le orme.

L’effetto immediato è stato positivo su Wall Street, ma alla fine della stessa giornata si è registrato il calo più marcato, quasi il 4% della Borsa americana, per una lettura “allarmistica” dell’intervento della banca centrale. Nei giorni successivi si è stemperata questa lettura, e l’effetto   ha comunque innescato un netto calo dei rendimenti dei Btp e degli altri governativi della Zona Euro rinvigorendo il clima di propensione al rischio che era stato colpito nei giorni precedenti.

Pensare in modo positivo in questa fase è il miglior antidoto al virus, in attesa che sia trovato il vaccino al più presto, perchè muoversi in preda all’irrazionalità emotiva può causare danni maggiori anche ai portafogli.

E’ positivo quindi l’effetto elezioni presidenziali Usa che si è avuto dopo il “big Tuesday” che ha sancito la quasi definitiva possibilità che sia l’ex vice presidente Biden a contendere come candidato democratico la rielezione di Trump nel mese di novembre. La lettura positiva è nel senso della chiarezza, con l’esclusione di Mike Bloomberg per un risultato al di sotto delle iniziali aspettative e soprattutto una larga maggioranza rispetto all’altro candidato Sanders che ha vinto solo in uno stato e viene considerato per le sue idee “socialiste” come uomo anti mercati ed economia.

L’allontanamento quindi del potenziale rischio candidatura Sanders è stato festeggiato da Wall Street con un portentoso rialzo mercoledì di oltre il 4.5%.

Negli alti e bassi del Ftse mib, che è l’indice principale a Piazza Affari dove sono inserite le società in base alla capitalizzazione, è da segnalare l’uscita dall’indice dopo poco più di un anno della Juventus a causa del ribasso delle ultime sedute che ha abbassato il valore di capitalizzazione. Nella revisione periodica dell’indice a partire dal prossimo 20 marzo, sarà Banca Mediolanum a rientrare, aumentando così il peso nell’indice del settore finanziario che è già abbastanza marcato.

Le nuove emissioni di bond governativi sotto la lente

Sul fronte tassi e rendimenti, leggero recupero dello spread contro Bund, a quota 165 con il rendimento del nostro benchmark all’1% circa. Per le emissioni governative, attiva la Francia, con un incremento di un miliardo sull’Oat 0.75% 2052 (codice Isin FR0013480613); la Spagna ha offerto fino a cinque miliardi di titoli tra cui il Bonos 0.5% 2030 (Isin ES0000012F76).

L’Italia sta studiando l’emissione del Btp green, fotocopia del Btp Italia, con una quota da destinare al retail e un’altra agli investitori istituzionali sempre più interessati a questo tipo di strumenti di debito. L’obiettivo del tesoro è quello di emettere il nuovo Btp entro ottobre di quest’anno.

Il land tedesco di Brandeburgo, ha effettuato un “tap”, cioè un incremento di 250 milioni sull’emissione già in circolazione 0.75% 2036 (Isin DE000A11QE78) con rating tripla A e taglio retail da mille euro con multipli di mille.

Il Messico si sta preparando alla sua prima emisisone sovrana di un green bond, che sarà denominato in euro. Il “roadshow” sarà tenuto grazie all’aiuto di tre banche internazionali che stanno mettendo a punto i dettagli per il lancio dell’obbligazione con rating “A3/BBB+/BBB-” e che mira a utilizzare i proventi secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Non si tratta della prima emissione assoluta di questo tipo sui mercati emergenti latinoamericani. Il Cile ha battuto tutti sul tempo, emettendo l’anno scorso un green bond in dollari ed in euro, pagando a gennaio il minimo storico di tasso. La Banca Inter-Americana per lo Sviluppo stima in sette miliardi di dollari le emissioni eco-compatibili nell’America Latina per quest’anno. Non sappiamo quale sarà l’importo dell’emissione nel caso del Messico, che nei primi giorni di gennaio ha debuttato sui mercati internazionali con un bond in dollari per 3,7 miliardi, attirando una domanda elevata.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Catalent Pharma, una multinazionale con sede a Somerset, nel New Jersey, fornitore globale di tecnologie di consegna avanzate, sviluppo, produzione di farmaci, prodotti biologici, terapie geniche e prodotti per la salute dei consumatori, ha collocato un’obbligazione senior a tasso fisso in euro. L’obbligazione (Isin XS2125168729) ha scadenza il 1 marzo 2028, cedola 2.375%, pagabile con frequenza semestrale, prezzo di emissione 100. Ammontare dell’emissione 825 milioni di euro e lotto minimo 100mila dollari.

Tra i corporate anche Carlsberg ha collocato 500 milioni di euro sulla scadenza a 10 anni. Il titolo (isin XS2133071774) paga una cedola annua fissa dello 0.625%, prezzo di emisisone di 99.451 per un rendimento a scadenza dello 0.682%, 90 punti base sul tasso midswap di riferimento. Il titolo verrà rimborsato a 100 alla scadenza il 9 marzo 2030. Rating BBB+ e lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille.

Honeywell, una delle più importanti aziende multinazionali statunitensi, che opera in diversi settori, fra cui controllo e automazione nel settore industriale o domestico, componenti per il settore aeronautico e automobilistico, materiali speciali ad elevate prestazioni, ha collocato un’obbligazione a tasso fisso in euro suddivisa in due tranche dell’ammontare di 500 milioni ciascuna. La prima tranche con scadenza marzo 2024 (Isin XS2126093744) offre un rendimento di 50 punti sul tasso midswap, la seconda tranche con scadenza marzo 2032 (XS2126094049) offre un rendimento di 90 punti base sul tasso midswap.

Société Générale, gruppo bancario francese, la settima banca nella classifica per capitalizzazione dei gruppi bancari della zona Euro, ha collocato un’obbligazione senior a tasso variabile in euro dell’ammontare di 200 milioni di euro. Il bond (Isin XS2108122024)paga una cedola a tasso variabile indicazzata ala tasso tre mesi euribor più 50 punti base, scadenza 7 febbraio 2022 e prezzo di emissione 100.30.   Il rimborso del bond è previsto in unica soluzione a scadenza al prezzo di 100.

La Banca Europea degli Investimenti ha collocato un’obbligazione senior in dollari. Nel dettaglio: il bond a tasso variabile (Isin XS2130327047) ha un ammontare di 1 miliardo di dollari, cedola trimestrale indicazzata al tasso a tre mesi più 28 punti base, scadenza 5 marzo 2024 e prezzo di emissione alla pari. Rating massimo AAA e lotto minimo di 200mila euro.

Otis Elevator Company, la più grande produttrice di sistemi di trasporto verticale al mondo, principalmente ascensori e scale mobili., ha collocato un’obbligazione senior a tasso fisso in dollari sufìddivisa in tre tranche: Nel dettaglio: 1.3 miliardi scadenza a cinque anni, Isin USU68356AD39 e cedola 2.056%, 500 milioni (Isin USU68356AE12 ) a sette anni e cedola 2.293%, 1.5 miliardi (USU68356AF86) a nove anni e 11 mesi e cedola 2.565%. Le cedole delle tre obbligazioni hanno frequenza semestrale e il lotto minimo negoziabile è di 2.000 dollari.

Collocamento in franchi svizzeri dalle ferrovie russe, Russian Railways con rating Baa2/BBB-/BBB e scadenza a sei anni, il taglio minimo sarà anche per il retail di 5mila franchi svizzeri con multipli di 5mila.

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker presso Unicredit, per Itforum.it

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