Wagner (Banque de Luxembourg Inv): “Nessun compromesso sulla qualità delle società”

L’attuale contesto dei mercati finanziari è ancora caratterizzato da bassi tassi d’interesse, da un elevato indebitamento, in particolare nei paesi industrializzati, e da ampie oscillazioni dei mercati. Per gli investitori potrebbe quindi essere opportuno scegliere un fondo misto senza un orientamento prestabilito (difensivo, neutrale o aggressivo), che investa in azioni, obbligazioni e strumenti del mercato monetario e senza limiti geografici. Questo approccio dovrebbe consentire di conseguire rendimenti indipendentemente dai mercati e a fronte di un livello di volatilità ragionevole. Il fondo BL-Global Flexible Euro, gestito da Guy Wagner, riunisce tutte queste caratteristiche.

L’attuale contesto del mercato dei capitali presenta alcune incertezze. In che modo determina l’asset allocation del suo portafoglio?

Puntiamo su una combinazione di asset class che reagiscono in modo diverso al contesto politico-finanziario e congiunturale. In concreto, ciò significa investire innanzitutto in azioni di qualità, che beneficiano del contesto di bassi tassi d’interesse e della crescita favorevole, in secondo luogo in titoli di Stato USA, che dovrebbero reagire positivamente a un deterioramento della crescita e/o all’accentuarsi delle tendenze deflazionistiche, e infine in oro, che dovrebbe proteggere il portafoglio dai rischi sistemici.

Cosa intende per “azioni di qualità” e qual è la loro ponderazione?

Si tratta di società che risultano convincenti in virtù di margini operativi elevati, di un indebitamento estremamente contenuto, della redditività significativa e di un dividend yield ragionevole. Quest’ultimo al momento è pari esattamente al 3% nel portafoglio. Ci interessiamo a molteplici settori di attività e selezioniamo ad esempio società che dispongono di un marchio forte e quindi anche di un solido posizionamento sul mercato, come ad esempio Coca Cola o Nestlé. Inoltre, prendiamo in considerazione imprese con un vantaggio tecnologico e innovativo, come Microsoft o, nel settore farmaceutico, Roche. In questo contesto, optiamo anche per titoli tangibili come Jardine Matheson o Jardine Strategic. La ponderazione della componente azionaria è attualmente pari a circa il 68%. In generale riteniamo che non si debba scendere a compromessi sul fronte della qualità delle società.

Per quanto riguarda le obbligazioni, puntate regolarmente sui titoli di Stato USA. Perché?

Al momento la componente obbligazionaria ha una ponderazione del 16,5% ed è composta da titoli di Stato USA. In virtù dello spread, crediamo che le obbligazioni statunitensi a 10 e 30 anni siano più interessanti rispetto a quelle di altri paesi industrializzati. A nostro avviso, i rendimenti dei Treasury statunitensi a lungo termine evidenziano ancora un significativo potenziale di rialzo in caso di aumento delle tendenze deflazionistiche e di rallentamento della crescita globale.

Rimane ancora un rischio, che affronta con l’oro…

Riteniamo che il contesto economico e il sistema finanziario globale siano ancora caratterizzati da un’insolita fragilità, alimentata dalle politiche non convenzionali delle banche centrali, la cui credibilità viene messa sempre più in discussione. L’oro rappresenta una sorta di protezione contro il rischio di perdita di fiducia nelle autorità monetarie e quindi nel denaro. In questo segmento, investiamo principalmente in royalty companies, poiché consideriamo vincente il loro modello di business. Queste società beneficiano persino delle flessioni della quotazione dell’oro, poiché possono acquistare nuove fonti di entrate a prezzi vantaggiosi.

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