Wall Street: Powell potrebbe presto non bastare più per calmare le acque

Mercati americani salvati in corner dalle munifiche parole del presidente della Fed che ha confermato il mantenimento delle politiche espansive in atto aggiungendo di non intravedere pericoli di inflazione all’orizzonte, tanto da ravvisare nel recente rialzo dei rendimenti dei Treasury essenzialmente un segnale dell’ottimismo degli operatori sulla ripresa economica, confermata proprio della previsioni della Banca Centrale che vede un Pil Usa nel 2021 in area +6%.

Tuttavia appare al momento difficile accomodare le parole ottimistiche di Powell. indubbiamente la campagna vaccinale inizia ad avere i suoi effetti (si registra in USA un calo del 29% nei nuovi casi di infezione rispetto alla scorsa settimana) ma parlare di un ritorno alla normalità (magari già questa estate, come affermano alcuni) appare invero un po’ utopico. Se infatti il Covid classico inizia ad arretrare sotto le bordate vaccinali, i casi di Super-Covid (così rinominata la c.d. variante inglese) stanno pariteticamente aumentando soprattutto in due stati americani che hanno adottato presidi diametralmente opposti, California (molto restrittiva) e Florida (molto accomodante sulle regole per contrastare la pandemia); al contempo il concetto di “terza ondata” inizia a farsi sempre più ricorrente in Europa.

L’euroforia del rame

Dopo queste incoraggianti parole non posso astenermi da un ultimo cenno rapido al rame, che incurante dell’evidente voglia di rintracciamento del resto del comparto dei non ferrosi si attesta nuovamente sui massimi decennali in area 9.200 dollari per tonnellata. Molti ora si aspettano un rintracciamento nel breve (soprattutto alla luce della situazione di ipercomprato con l’indice RSI sopra quota 80), altri invece puntano ad ulteriori allunghi fino a quota 10.000 dollari complice anche il crescente interesse dei fondi di investimento ed hedge che sfruttando la backwardation di breve ed i profitti generati dal roll over delle posizioni a scadenza aggiungono ai già copiosi profitti generati dal rialzo dei prezzi anche un effetto trascinamento che si traduce in un rendimento su base annua superiore al 3%, meglio di molti assets attualmente in circolazione.

A cura di Michael Palariello, ad di Wings Partnets Sim

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