Welcome back Janet. L’analisi del mercato obbligazionario e le nuove emissioni

Sono due i fattori che tengono banco sui mercati internazionali, da una parte l’aumento del ventaglio di vaccini anti covid prodotti da altre case farmaceutiche, dopo la Pfizer, giunte alla fine della sperimentazione e che si apprestano alla vendita del prodotto entro poche settimane; dall’altra parte la formazione della squadra di governo del presidente eletto Biden, dopo che vi è stato un riconoscimento dell’attuale amministrazione del verdetto delle urne.

Sul primo punto i mercati stanno scontando con anticipo la ripresa economica futura grazie alla ripresa delle attività tradizionali nei prossimi mesi, grazie alla “normalizzazione” del sistema per l’arrivo dei vaccini.

Sul secondo, c’è un riscontro positivo dai mercati per la linea che sembra provenire dalla squadra di Biden, orientata verso il centro e con molte aperture verso l’opposizione repubblicana che comunque mantiene la maggioranza in Senato e con la quale dovrà scendere a compromessi prima di far passare nuovi provvedimenti legislative. In particolare la nomina a segretario al Tesoro di Janet Yellen, fino a pochi mesi fa governatore della Federal Reserve, è stata particolarmente apprezzata dagli addetti ai lavori, con immediato riscontro sui listini.

Dall’allentamento delle tensioni sui mercati ne hanno risentito positivamente anche i governativi, dove i contrasti all’interno dell’eurozona sui recovery fund non hanno ancora creato volatilità nei prezzi, dove prevale la convinzione che una soluzione diplomatica sarà trovata a breve.

Pertanto si conferma il trend positivo dei nostri titoli di Stato, con lo spread contro Bund sulla curva decennale che quota sotto 120, con rendimenti ai livelli più bassi dall’inizio dell’euro, 0.6% per il Btp decennale.

Rendimenti in calo a nuovi minimi storici sul CTZ con scadenza settembre 2022, assegnati a un tasso pari a -0.369%, il minimo mai registrato da -0,265% di fine ottobre.

Doppio declassamento per il Sudafrica, Moody’s e Fitch hanno rispettivamente abbassato il giudizio da Ba1 a Ba2 e da  BB a BB-, ora è sempre più junk.

I nuovi bond governativi sotto la lente

L’Unione Europea ha raccolto 8.5 miliardi di euro del terzo bond europeo, questa volta un titolo a 15 anni, nell’ambito del programma Sure. L’emissione con scadenza luglio 2035 ha attirato una domanda superiore a 90 miliardi. A fronte di questo la guidance di rendimento è stata rivista in area -5 pb sulla curva midswap dopo prime indicazioni a -2 punti base. Alla fine la cedola è zero il prezzo d’emissione 101,50 che ha performato di oltre un punto già in grey market. Taglio da mille euro con multipli di mille e Isin EU000A285VM2.

La Cina ha effettuato la sua prima emissioni obbligazionaria a tassi negativi. L’operazione, denominata in euro, ha rastrellato complessivamente quattro miliardi, la domanda è stata robusta per tutte e tre le tranche di titoli a cinque, dieci e quindici anni, raggiungendo 18 miliardi di euro. Il rendimento del bond a cinque anni è stato di -0.152%, diventando la prima operazione cinese con rendimenti negativi. Per i titoli a 10 e 15 anni i rendimenti sono stati positivi, rispettivamente, 0.318% per il dieci anni  e 0.664% per il 15.

Dopo le emissioni di gennaio e maggio,  è tornata sul mercato la Romania che ha collocato 2.5 miliardi di euro di un’obbligazione senior suddivisa in due tranche. La prima tranche, con durata nove anni, ha un importo di 1 miliardo, con una guidance iniziale di 210 punti base sopra il tasso midswap ristretta poi a MS+175 bp e di una seconda tranche con durata 20 anni, con una guidance iniziale del 3% abbassata poi al 2.65%.  Buona la domanda sul nome che ha superato i cinque miliardi di euro per  la prima tranche e i sette miliardi per la seconda.tranche. Il bond a dieci anni (Isin XS2262211076)   paga un cedola annua fissa pari a 1.375%;  il bond a 20 anni (XS2258400162)   paga una cedola annua fissa pari al 2.625%. La Romania ha rating  Baa3/BBB- ed il taglio minimo di negoziazione dei due bond è di 1.000 euro, negoziabile anche per la clientela retail.

Increase di 750 milioni per la città tedesca di Brema sul titolo 2040 con cedola del 0.15%, tripla A di rating e taglio retail da mille euro con multipoli di mille, Isin DE000A289K06.

Lo Stato Federale Baden Wuerttemberg ha aumentato di 400 milioni di euro l’obbligazione emessa a fine anno. Nel dettaglio si tratta del bond  (Isin DE000A14JZR8), cedola 0.125% e scadenza 19 novembre 2040. L’ammontare totale sarà di 1 miliardo di euro. I nuovi titoli sono stati emessi al prezzo di 101.55 equivalente a un rendimento dell’0.047% e sono immediatamente fungibili con la vecchia emissione.

Il Perù ha emesso con successo un bond a 100 anni. Il  Tesoro di Lima ha raccolto sul mercato quattro miliardi di dollari attraverso obbligazioni a 12, 40 e 100 anni. Per quest’ultima scadenza sono stati accettati ordini per 1 miliardo, così come per quella a 12 anni. Il bond 2060, invece, è stato collocato per due miliardi. Le richieste complessive sono  state pari a 15 miliardi, quasi quattro volte l’offerta. Isin sul bond a 100 anni US715638DR09 taglio minimo mille dollari con multipli di mille cedola 3.23%, lo stesso taglio per la scadenza 2060 isin US715638DQ26 cedola 2.78%, sulla scadenza 2032 cedola del 1.862% isin US715638DP43, rating del paese BBB+.

La Turchia ha emesso èer la prima volta dal 2018 un bond in lire turche a 10 anni. Il bond, piazzato per 1,497 miliardi di lire (158 milioni di euro), ha registrato un rendimento composto del 12,32%, di poco superiore a quello attualmente vigente sul mercato secondario per la medesima scadenza. Nella stessa giornata Ankara ha anche collocato un bond in dollari a 10 anni, scadenza maggio 2031 e il rendimento offerto è stato del 6.25%.

Ancora grandi volumi sulla parte corporate dove gli emittenti approfittano del buon feeling sul mercato per finanziarsi a tassi bassissimi prossimi allo zero.

Le nuove obbligazioni gornative sotto i riflettori

Il gruppo CNH Industrial ha collocato un’obbligazione senior in euro con scadenza  aprile 2024. L’ultima volta che era ricorsa al mercato era fine settembre con un titolo in dollari. Gli ordini dell’obbligazione hanno superato quota 2.7 miliardi di euro. A  fronte di questa richiesta la guidance è stata abbassata a 53 punti base sul tasso midswap  dopo prime indicazioni in area 85 punti poi riviste in area 60.punti.  L’obbligazione non ha cedola, il prezzo è 99,91 equivalente a un rendimento lordo all’emissione dello 0.027%. Ammontare dell’obbligazione 750 milioni di euro, isin XS2264980363,  taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating Baa3/BBB-.

La compagnia Detusche Lufthansa, la principale compagnia aerea tedesca e settima compagnia al mondo per passeggeri trasportati, , con rating Baa2/BB-, dopo aver dato mandato a quattro banche di organizzare una presentazione con i maggiori investitori internazionali in Europa finalizzata all’emissione di una nuova obbligazione senior, collocando poi sul mercato un bond senior in euro  (Isin XS2265369657)  con scadenza a 6 anni, il 29 maggio 2026. Prime indicazioni di rendimento in area 3.75%-3.875%. Gli ordini hanno raggiunto 4.25 miliardi di euro ed il rendimento finale del bond è stato abbassato al 3.125%. Cedola annua fissa 3% e prezzo di emissione 99.39. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Richieste per oltre 12 volte l’offerta per il collocamento del primo Green Bond di Aeroporti di Roma, riservato agli investitori isituzionali. Le prime indicazioni di rendimento sono nell’area di 255 punti base sopra il tasso midswap, gli ordini hanno superato i 3.6 miliardi, facendo così ridurre il rendimento a 200  punti base sul midswap . Il green bond di Adr, rating BB+/BBB- e Isin XS2265521620, collocato per un importo di 300 milioni di euro a fronte di ordini per 3,6 miliardi di euro, prevede il rimborso in un’unica soluzione a scadenza in data 2 febbraio 2029 ed una cedola a tasso fisso pari a 1,625%. Il prezzo di emissione è stato fissato in 1,668% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 99,671%. La data prevista per il regolamento dell’emissione è il 2 dicembre 2020. Una volta emessa, la carta ha un taglio minimo di 100.000 più multipli di 1.000 euro.

La multi-utility emiliana Hera prepara un bond no-grow 10 anni da 500 milioni di euro. L’ultimo bond lanciato da Hera risaliva al giugno 2019 ed era un’emissione green, la seconda nella storia della società, da 500 milioni di euro, rimborsabili in 8 anni con una cedola dello 0.875% e un rendimento pari all’1.084%.  I titoli  (Isin XS2265990452) hanno una durata di dieci anni, con scadenza prevista  il 3 dicembre 2030. Il collocamento dl bond è iniziato questa mattine e le  prime indicazioni di rendimento all’apertura dei libri sono nell’area di 90  punti base sul midswap. A termine mattinata sono stati raccolti oltre 2.3 miliaardi di euro di ordini e il rendimento è tato abbassato a 65 punti base sul tasso midswap. Una volta emessa, la carta ha un taglio minimo di 100.000 euro e rating BBB. L’incasso derivante dall’obbligazione verrà utilizzato per finanziare a condizioni più favorevoli alcuni progetti green dell’azienda.

Da Bnp grande richiesta del mercato per un bond senior non preferred da 1.5 miliardi con cedola del 0.625% e scadenza nel 2032 con taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila, Isin FR0014000UL9.

Svolta di colore sugli emergenti anche se si tratta di bond non negoziabile in Europa per liquidità ed embarghi, comunque un produttore di rum venezuelano, Ron Santa Teresa ha emesso un’obbligazione in dollari, un passo storico per il Venezuela, essendo la prima ad essere emesse da una società privata del paese in oltre 20 anni. Le ultime emissioni in valuta americana risalirebbero alla fine degli anni Novanta, prima che al potere arrivasse Hugo Chavez, il quale impose controlli sui capitali nel 2003. La società è un produttore di rum e l’obbligazione ha durata 1 anno ed è senza cedola (zero coupon). Il prezzo è 96, per cui il rendimento alla scadenza è del 4%. Potrebbe essere però un primo passo dell’amministrazione venezuelana

L’austriaca Lenzing AG,  leader globale nella produzione di filati, della pasta-carta, materie plastiche e prodotti chimici, ha già incontrato 110 investitori internazionali per presentare il suo progetto: l’emissione di un bond ibrido perpetual NC5. L’obbligazione non avrà rating.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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