L’euro aggiorna il massimo da inizio anno. L’analisi di Giovanni Maiani (Siat)

Spero che il titolo della precedente analisi settimanale (Calma prima della tempesta sull’Euro Index?) abbia contribuito a fare capire alla divisa europea che stava perdendo tempo, il suo e soprattutto il nostro… Scherzi a parte, osservo finalmente una reazione positiva dell’euro e, anche se l’ultima candela settimana è in via di costruzione, lascia ben sperare per questo fine anno.

In effetti, l’Euro Index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) ha appena realizzato un nuovo massimo dell’anno al di sopra del precedente pico di metà agosto.

Inoltre, il benchmark sta probabilmente generando in questo momento un segnale di rafforzamento e potrebbe dunque proseguire, in modo più energico, il trend ascendente di breve periodo in essere dal minimo di febbraio scorso.

Lecito ipotizzare quindi, ribadisco che interpreto una candela settimana in via di realizzazione, un ulteriore recupero della divisa europea e il proseguimento dell’attuale innalzamento del massimo dell’anno.

Nel 61% dei casi la divisa europea è in un contesto ribassista o moderatamente ribassista nei confronti delle altre divise; scenario in forte miglioramento rispetto alla precedente fotografia (73%).

Le performance a cinque giorni dei cross presi in esame nella tabella sono relativamente contenute, ma assistiamo a un miglioramento relativamente esteso. Il recupero dell’euro sembra dunque interessare varie divise e, pertanto, potrebbe rappresentare un valido segnale di ripresa.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea, e non solo. Questa settimana è pertanto l’euro a sembrare “maggiormente divertente”…

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd ha finalmente abbattuto il muro di 1.20 realizzando un nuovo massimo dell’anno e tende a proseguire verso l’alto. L’Eur/Try tende ad annullare l’inizio di realizzazione di un secondo massimo discendente. L’Eur/Rub tende a rimbalzare da 89.5 circa, ma esita. L’Eur/Pln congestiona attorno a 4.47 prima di un ampio movimento dei prezzi. L’Eur/Nzd rallenta la discesa attorno a 1.70 e potrebbe rimbalzare. L’Eur/Nok forse interessante sopra 10.70. L’Eur/Krw “grida vendetta” e potrebbe effettuare un rimbalzo molto interessante. Anche l’Eur/Czk potrebbe recuperare con decisione sopra 26.40. Forse un “testa e spalle invertito” e rialzista sull’Eur/Jpy con neckline a 125 circa appena superata. L’Eur/Hkd è sui massimi dell’anno. L’Eur/Cny ha generato un segnale rialzista sopra 7.85.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Rub cerca di recuperare da 75.50. L’Usd/Nzd scava ulteriormente e realizza un nuovo minimo dell’anno e, allo stesso modo, l’Usd/Krw è poco sopra 1.100. Nuovo minimo dell’anno anche per l’Usd/Dkk, Usd/Cad e Usd/Cny. L’Usd/Zar appare debole e potrebbe cedere nuovamente. L’Usd/Chf potrebbe accusare un nuovo minimo dell’anno. L’Usd/Brl potrebbe perdere molto in caso di cedimento di 5.20 circa.

L’euro vs Swedish Krona

La divisa europea ha realizzato, all’inizio del mese di agosto 2012, un minimo relativo a 8.17 nei confronti della Swedish Krona prima di intraprendere una fase rialzista che ha portato alla realizzazione di massimo relativo di 11.42; vedi alla fine del primo trimestre. Successivamente, ha iniziato a indietreggiare fino a generare un segnale di inversione ribassista a seguito del cedimento della Fibonacci Fan (38.2%), mentre testa ora la fan (50%).

Lo scenario puramente tecnico è ribassista anche se l’attuale test di una delle fan potrebbe significare un potenziale rimbalzo tecnico.

Sul grafico mensile, nella parte superiore, un Rsi evidenzia vari massimi discendenti di lungo periodo e questo potrebbe spiegare, in parte, il movimento tendenzialmente altalenante degli ultimi due anni.

Interessante, invece, il Kagi al 3%, anche se non presentato in questa occasione, ma vi invito a osservarlo perché sta, probabilmente, per generare un segnale ribassista. Il coefficiente alpha (in rosso) è negativo, mentre il beta (in verde) cala. Pertanto, lo scenario puramente tecnico è negativo, ma il cross interessa un supporto molto importante. Tento di intervenire in questo modo.

Long su tenuta di 10.1/0 e sopra 10.40 con obiettivi rispettivi 10.3/4 e 10.60/5, poi 10.95 e 12.2. Short in caso di mancato superamento di 10.3/4 e sotto 10 con obiettivi rispettivi 10.1/0 e 9.7, poi 9.55/0 e 9.2/1.

L’euro vs Swiss Franc

La divisa europea nei confronti del franco svizzero ha realizzato il minimo storico all’inizio del 2015, poco al di sopra di 0.97, prima di effettuare una fase ascendente durante i successivi 40 mesi circa. Tuttavia, l’ostacolo posto a 1.20 non è stato superato e ci ritroviamo oggi attorno a 1.08.

Il cross viene individuato poco oltre i minimi storici, mentre cerca quindi di recuperare a seguito della tenuta di 1.05. La situazione è negativa, ma lo spazio per un potenziale recupero è molto elevato.

Nel breve periodo, un triplo minimo ascendente tende a sostenere l’euro che sta per interessate la resistenza statica di 1.088/92 circa. Inoltre, la divisa europea rimbalza dopo la realizzazione di un pullback up che potrebbe agevolare il superamento della sottile area di resistenza come sopra.

 

Nella parte superiore del grafico settimanale, il Roc a 52 evidenzia quindi la performante annua dell’Eur/Chf e in molti intervengono al superamento/cedimento dello zero in un’ottica di medio periodo. Questo semplice accorgimento non è da ignorare.

L’alpha (in rosso) e il beta (in verde) si muovono in range da qualche anno.

La situazione della moneta unica è ribassista, ma osservo qualche segnale di possibile recupero durante le ultime settimane. Lecito ipotizzare, pertanto, un tentativo di ripresa, ma cautela. Propongo la seguente strategia operativa.

Long, solo, sopra 1.092 con obiettivi 1.105 e 1.115, poi 1.145 e 1.16/7. Short in caso di ritorno sotto 1.07 con obiettivi 1.063/0 e 1.05, poi 1.025/15.

Mi focalizzerò, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parlerò di Taiwan Dollar e Thailandia Baht che, chiaramente, non sono i cross più importanti a livello mondiale… Quando avrò concluso la rapida panoramica di tutti i cross della tabella mi dedicherò principalmente alle opportunità di trade contro euro.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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