Maiani (Siat): “Le opportunità sul Forex ora non riguardano l’Euro”

L’articolo della scorsa settimana recitava “Pausa di riflessione per l’Euro Index” e, evidentemente, era molto “stanco” in quando sonnecchia tuttora, ormai da qualche ottava, a seguito del cedimento del supporto che sostiene il trend ascendente in essere da un anno esatto.

Questa è la situazione peggiore per un analista o un investitore: quando si perde tempo… Per fortuna i cross sono molteplici come avremo il modo di riscontrare oggi nella sezione “Trade opportunity” .

Il mercato, comunque, ha sempre ragione e scommetto che ha ragione anche questa volta: l’euro deve pensarci ancora un attimo prima di decidere sul da farsi.

L’Rsi tende a realizzare un minimo relativo nei pressi di quota 50 e, come ben sappiamo, spesso rimbalza in tale occasione. Lo stesso livello è stato protagonista dalla seconda metà del 2018 alla fine dello scorso anno.

Lo scenario dell’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) è ancora ribassista anche se tende alla neutralità, mentre l’ipotesi di un pull back down è sempre valida.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il “mio” Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 39% dei casi (in rialzo rispetto al 21% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un rafforzamento della divisa europea nei confronti di qualche Peso (Colombian e Mexican) e soprattutto nei confronti della Turkish lira con un rialzo di 4.46%. Poco al di sotto della mia soglia di allerta (variazione weekly di +-2%) l’Eur/Chf è in rialzo dell’1.9% circa (è moltissimo per il Chf) e si proietta sui livelli di metà 2019.

Ancora probabile la realizzazione di un prossimo pull back down seguito da una discesa, mentre l’euro inizia a guadagnare terreno nei confronti di alcune divise. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud prosegue la serie di nuovi minimi e testa 1.53. L’Eur/Brl testa il supporto di breve a 6.52/0. L’Eur/Cad indietreggia e interessa i livelli di inizio luglio. L’Eur/Chf si rafforza con decisione e testa 1.105. L’Eur/Czk potrebbe iniziare un trend di recupero oltre 26.1 circa. L’Eur/Usd realizza un doppio minimo ascendente, mentre testa la resistenza di 1.22; molto interessante. L’Eur/Try è vicino al livello di obiettivo/resistenza di 8.90. L’Eur/Pln cerca il recupero sopra 4.51. L’Eur/Nzd sprofonda sotto 1.65. L’Eur/Nok verso nuovi minimi. L’Eur/Jpy realizza nuovi massimi (vedi il Trade opportunity). L’Eur/Huf verso un rimbalzo. La situazione dell’euro è molto caotica ed eterogenea. Si trova in una fase di transizione.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl realizza un triplo massimo a 5.5 circa. L’Usd/Cad mette a segno nuovi minimi. L’Usd/Try è in ripresa e potrebbe accelerare il passo sopra 7.30. L’Usd/Rub instabile sopra 73. L’Usd/Nzd flette e interessa i livelli di inizio 2018. L’Usd/Nok potrebbe accelerare la discesa. L’Usd/Krw verso un possibile recupero. L’Usd/Jpy interessante sopra 106.4/5. L’Usd/Dkk sta per cedere sotto 6.10. L’Usd/Chf potrebbe iniziare una fase di recupero sopra 0.91. Anche la situazione del dollaro Usa è impegnativa. Meglio cosi.

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 3 febbraio relativa all’Eur/Jpy. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:

“Long su tenuta di 126.0/125.5 e sopra 127.30 con obiettivi rispettivi 127.0/3 e 128.80, poi 130 e 132.50/133.40.
Short sotto 125.50 con obiettivi 124.50 (altra Gann line) e 123.3/0, poi 122 e 120.4/2.”

Nel nostro caso, la tenuta di 126.0/125.5 (realizzato 126.10) ha favorito qualche long e il perfetto raggiungimento del 2° obiettivo posto a 128.80 (realizzato 128.88). La “fortuna del principiante” ha fatto il suo dover e devo soltanto ringraziare. Battute a parte, l’euro mette a segno un nuovo massimo, dalla metà del mese di dicembre 2018, e sembra interessare a proseguire il trend ascendente in essere ormai da vari mesi.

Assistiamo a un ulteriore allargamento (mi sembra di parlare dei tassi…) delle curve +DI e –DI, mentre l’eur/jpy tende ad allontanarsi ulteriormente di 127.5/3; nuovo livello di riferimento che coincide con il supporto dinamico in essere dallo scorso 18 gennaio.

L’Efficiency index settimanale, non presente sul grafico in quanto daily, sta per rompere al rialzo l’importante +15. Ancora probabile pertanto un ulteriore rafforzamento dell’euro contro lo yen giapponese. Propongo di intervenire in questo modo.

  • Mantenere le eventuali residue posizioni in essere con stop a 127.30.
  • Nuovi long su tenuta di 127.5/3 e sopra 129.10 con obiettivi rispettivi 128.9/129.1 e 130.50, poi 131.70 e 133.5/135.0. Short tuttavia sotto 127.30 con obiettivi 126.2/0 e 125.2/0, poi 124 e 122 circa.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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